I primi 25 anni del Breakfast Martini

I primi 25 anni del Breakfast Martini

di Penelope Vaglini

Il “modern classic” della mixology creato dal Cocktail Maestro Salvatore Calabrese, spegne le sue prime venticinque candeline

Come fa un drink a diventare un classico internazionale della mixology? Salvatore Calabrese, tra i più grandi professionisti dell’ospitalità, lo sa bene. Le sue creazioni alcoliche come lo Spicy Fifty, infatti, si trovano oggi all’interno delle liste IBA, accanto a tanti altri cocktail riconosciuti e preparati nei bar di tutto il mondo come l’Espresso Martini e l’Old Fashioned (solo per citarne alcuni). A detta del “Cocktail Maestro”, sono molti i bartender che sognano di lasciare il segno con le loro creazioni, legando il proprio nome a un drink “immortale” che sarà ricordato, servito e consumato negli anni a venire. Alla stregua di pittori, scultori e artisti che modellano sulla carta un’opera d’arte, anche i mixologist, con le loro creazioni liquide, ambiscono a essere riconosciuti a livello internazionale per aver creato delle miscele memorabili: dei cocktail di cui parlare per i prossimi 100 anni. E per il Breakfast Martini le premesse sembrano davvero ottime.

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La storia del Breakfast Martini

Tra i gin cocktail più serviti al mondo, il Breakfast Martini di Calabrese, è la prova che l’ispirazione per un grande drink può nascere da un semplice ingrediente e da piccoli riti quotidiani, come quello della colazione. La miscela che oggi compie 25 anni, è stata “inventata” nel 1996 quando il Maestro lavorava al The Library Bar del Lanesborough Hotel. L’idea arriva da una colazione casalinga a base di pane e marmellata servita dalla moglie di Calabrese per “tirarlo su” in una giornata particolarmente faticosa. Dopo aver mangiato il toast, è arrivata l’illuminazione: la marmellata alle arance, con il suo sapore agrodolce, ha stuzzicato la creatività del mixologist che, portato il barattolino al bar, ha pensato a come strutturare un nuovo cocktail che integrasse questo ingrediente.

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Il processo creativo del Maestro parte dalle sensazioni che vuole suscitare a ogni sorso e, in questo caso, l’obiettivo era creare una miscela secca e aspra, con punte di dolcezza e un retrogusto intenso che svelasse il sapore della marmellata. Il distillato prescelto è stato il gin, a cui Calabrese ha aggiunto del succo di limone e del Cointreau, liquore cristallino estremamente bilanciato, con un gusto deciso dato dalla combinazione di scorze d’arancia fresche e secche, dolci e amare. Il tocco finale? Naturalmente la marmellata d’arancia della colazione, che dona un twist particolarmente elegante e contemporaneo al drink. Attenzione però a non lasciarsi ingannare dal nome che con la sua semplicità ha contribuito a renderlo un’icona della miscelazione moderna: il Breakfast Martini è un drink strutturato e non va di certo bevuto a colazione.

La ricetta del Breakfast Martini

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Se leggendo del Breakfast Martini la sete inizia a farsi sentire, qui c’è la ricetta ufficiale di Salvatore Calabrese, per godersi anche a casa questo classico della miscelazione moderna e brindare al suo venticinquesimo compleanno.

Ingredienti:

50 ml di gin

15 ml di Cointreau

15 ml di succo fresco di limone

1 cucchiaino di marmellata di arancia

Come preparare il Breakfast Martini:

In uno shaker colmo di ghiaccio inserire tutti gli ingredienti, avendo cura di mischiare la marmellata d’arancia prima di procedere con la shakerata. Al ritmo di “musica maestro” agitare con vigore, filtrare la miscela in una coppetta martini ben ghiacciata e aromatizzare con una scorza di arancia, da utilizzare per decorare il drink ed enfatizzare ancora di più la nota agrumata.