Il Galateo dello champagne, 5 regole per degustarlo con stile
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Il Galateo dello champagne, 5 regole per degustarlo con stile

di Penelope Vaglini

Dalla giusta temperatura di servizio, al bicchiere a tulipano, fino alla versata in due tempi, l’etiquette contemporanea dello champagne affonda le sue radici in una tradizione centenaria. Ecco le cinque regole per brindare con eleganza con le pregiate bollicine francesi.

Lo champagne è da sempre sinonimo di festa e celebrazioni. Da centinaia di anni accompagna momenti memorabili e, con il suo vivace perlage, illumina i brindisi di tutto il mondo con un gusto inconfondibile. Ingrediente d’onore sulle tavole più raffinate, per accompagnarne il servizio esistono alcune regole non scritte di bon ton, per rendere memorabile la degustazione. Qui abbiamo raccolto le cinque più importanti, per delineare un contemporaneo Galateo dello champagne che tutti gli appassionati di bollicine dovrebbero conoscere.

La temperatura di servizio

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Trovare il giusto equilibrio è molto importante, poiché lo champagne deve essere servito fresco e mai troppo freddo. Più la temperatura è bassa, meno i profumi e gli aromi del vino francese riusciranno a raggiungere il naso e il palato, celando le note più fini ed eleganti racchiuse all’interno del bicchiere. L’ideale, quindi, è mantenere la bottiglia tra gli 8 e i 10 gradi, lasciandola in frigo per tre ore circa (nello scompartimento più in basso). Ancora meglio è avere a disposizione una glacette, per lasciare lo champagne in una miscela di acqua, ghiaccio e sale per una ventina di minuti. In ogni caso, bisogna evitare di tenerlo per giorni interi al fresco, ma abbassarne la temperatura appena prima di stapparlo.

Galateo dello champagne: attenzione al secchiello

Una volta raggiunta la giusta temperatura di servizio, le bollicine francesi vanno mantenute fresche lasciando la bottiglia all’interno del secchiello. Una volta estratta, prima di versare il vino nel bicchiere, il Galateo dello champagne prevede di asciugarla con un tovagliolo bianco, tenendola ben salda sul fondo e con l’etichetta visibile, rivolta verso gli altri commensali. Nell’aprire la bottiglia di champagne, è consigliato mantenere intatto l’habillage (la parte in alluminio attorno al collo della bottiglia) in modo da lasciarne integro l’aspetto elegante. Terminato il servizio, la bottiglia vuota non va mai riposta a testa in giù nel secchiello, ma inserita con la stessa cura e il collo verso l’alto.

L’importanza del bicchiere

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Flûte classica o coppa? Nessuna delle due, si tratta in entrambi casi di contenitori demodé che, oltre a non rispecchiare il gusto contemporaneo, lasciano sfuggire rapidamente gli aromi dello champagne e penalizzano l’esperienza sensoriale della bevuta. Meglio optare per il tulipano in cristallo, lieve e delicato, capace di accogliere, esaltare e restituire al naso e al palato tutte le sfumature aromatiche delle bollicine francesi. Prima di portarlo a tavola è buona norma assicurarsi che sia perfettamente pulito per poter osservare con chiarezza la risalita delle bollicine dal fondo del bicchiere verso l’alto. Ecco perché i tulipani vanno lavati solo con acqua caldissima e lasciati sgocciolare fino alla completa asciugatura, senza passare canovacci che rischierebbero di lasciare aloni e odori indesiderati.

Qualità vs. quantità e i tempi di versata

Anche se qualcuno potrebbe essere tentato dal riempire tutto il bicchiere per non perdersi neanche una goccia del pregiato vino francese, il Galateo dello champagne impone di colmare il tulipano al massimo per i due terzi del suo volume. In questo modo gli aromi hanno tutto lo spazio necessario per esprimersi pienamente. Inoltre, quando arriva il momento di versare le bollicine nel bicchiere, è importante ricordarsi di farlo in due tempi, a distanza di pochi secondi. Questo serve a mantenere più a lungo il collare di bollicine che si forma in superficie e a contenerne l’esuberanza, evitando che trabocchino dal bordo del tulipano.

Mai fare il botto

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Nonostante il rumore del tappo che abbandona la bottiglia sia da sempre sinonimo di festa e celebrazioni, il Galateo dello champagne lo sconsiglia vivamente. Per stapparlo è infatti buona norma impugnare il sughero e farlo uscire dal suo alloggiamento ruotando la bottiglia, mantenendola ben salda alla base. Il suono che ne uscirà sarà delicato come un soffio e segnerà con eleganza un momento indimenticabile a tavola.