Per un viaggio gourmet indimenticabile, per conoscere il territorio e i suoi sapori

Anche per i palati più esigenti, mangiare bene in Spagna è una certezza. E Maiorca, meta gastronomica indiscussa, con ben nove ristoranti stellati, lo è in modo particolare.

Se la Isla del Sol infatti, anche quest’anno, è tra le mete prescelte per le vacanze (non solo estive) c’è un motivo. A poco più di un’ora e mezza di volo dall’Italia offre un clima piacevolmente caldo fino ad ottobre, ben 300 spiagge caratteristiche, un mare cristallino, una movida per i nottambuli e anche numerosi angoli nascosti dove godersi un po’ di relax. Per quanto riguarda la cucina, poi, la ricca offerta di Maiorca rende il turista temporaneo un vero viaggiatore gourmand fidelizzato.

Due stelle Michelin

Su una superficie di 3.500 chilometri quadrati e 900mila abitanti (di 33 nazionalità diverse) si distinguono ben 9 ristoranti stellati Michelin: 8 premiati con una stella, uno addirittura con due. In questo caso, stiamo parlando di Zaranda che, a Calvía, più precisamente all’interno dell’hotel 5 stelle Castel Son Claret, si pregia di servire alta cucina grazie allo chef Fernando Arellano. Qui, provati da Icon, il Pavé de ternera, vitello con insalata di porri glassati su un letto di patate, le Quattro stagioni di una mandorla maiorchina, che mette nel piatto il tipico frutto dell’isola facendolo provare in quattro consistenze diverse e l’Ostrica Majorica, che all’interno delle due valve racchiude una gustosa perla a base di caviale e barbabietola o il suo famoso Uovo nero, eseguito con il tuorlo di gallina Kika su crema di patate e una spolverata di tartufo.

Salumi da re

Salendo a Nord, ma restando sulla costa, si trovano gli allevamenti della Finca Es Bosch Vell di Can Company conosciuti per il cerdo negro, maiale nero alimentato a orzo, fichi e legumi. La carne di questo suino, un esemplare che arriva a pesare anche oltre 400 quintali, è considerata uno dei piatti più interessanti dell’isola. Da non perdere infatti la tipica sobrassada, una sorta di salame fresco la cui pasta tenera viene insaporita con paprika, curry, formaggio e cioccolato fondente per poi essere spalmata sulla tartina o gustata in purezza. Lo stesso chef stellato Andreu Genestra utilizza le carni di maiale di questo allevamento per i piatti serviti al ristorante del Son Jaumell, il rural hotel immerso nella campagna isolana il cui locale, Predi Son Jaumell, propone in carta il confit di maialino con brodo vegetale speziato, patata piccola e maialino tostato con chufa (un tubero dolce recuperato dalla tradizione culinaria maiorchina) ai ravioli cocarroi fatti di gamberi rossi ed erbette.

Contaminazioni tra Sud America e Nord Africa

Tra gli altri ristoranti stellati dell’isola troviamo l’Es Molí d’en Bou, presso l’hotel Protur Sa Coma Playa Hotel & Spa, il Es Fum a Costa d’en Blanes e il Es Racó des Teix a Deia, il Restaurante Argos e il Restaurante Adrián Quetglas. Quest’ultimo, il cui chef argentino di origine marocchina che ha dato il nome al ristorante, offre una cucina dal richiamo internazionale creata dall’elaborazione di prodotti del territorio quale la spalla di maiale nero affumicato, con battuto di zucca e insaporito con olio di arancia amara di Sollér.

E se avanza tempo, da segnare in agenda un doppio passaggio al Santi Taura e all’esclusivo Dins, dove lo chef Taura, a Lloseta, nella parte centrale di Maiorca, firma ricette dai sapori locali utilizzati con sapienza attraverso tecniche all’avanguardia, dal raor (pesce) alle panades (fagottini) di triglia.

Pane e dolci maiorchini

Al di fuori dei ristoranti, la gastronomia maiorchina dà il meglio di sé con Tomeu Arbona che, esperto di lievitazioni e antiche ricette dell’isola ha studiato negli archivi storici dei conventi agostiniani per riproporre nel suo Fornet de La Soca di Palma di Maiorca, i bocconi eseguiti con farine di grani autoctoni , le espinagades, e la tipica coca maiorchina, la focaccia di peperoni, melanzane e funghi. Per chi ama il dolce, Lluis Perez, ovvero il migliore pastry-chef delle Baleari nel 2016, propone squisitezza alla farina e crema di carruba come i suoi croissant.