Alla Tenuta Mara, una giovane cantina sulle colline riminesi, si produce un Sangiovese in purezza seguendo la filosofia biodinamica. Tra le vigne, opere d’arte contemporanea e musica classica.

Le note di Mozart risuonano, giorno e notte, tra le colline di San Clemente: a godere di questa melodia sono le “vigne musicate” di Tenuta Mara, giovane cantina in cui si coltiva Sangiovese in purezza seguendo il metodo biodinamico.
«Le piante percepiscono i suoni crescono più rigogliose», spiega Giordano Emendatori, fondatore e proprietario della Tenuta che porta il nome di sua moglie. Un sofisticato impianto Bose diffonde la musica classica tra i filari: ogni tanto, tra fiati e archi, spunta una brano di Jimmy Hendrix che serve a «dare una svegliata alle vigne». In cantina, invece, il vino riposa “ascoltando” i canti gregoriani.

La musica è soltanto uno dei “segreti” per ottenere il vino MaraMia, che qui si produce applicando i principi dell’agricoltura biodinamica. Di cosa si tratta? A differenza del biologico, che prevede un disciplinare ben preciso, la biodinamica è una filosofia in cui si mescolano scienza, esoterismo e un pizzico di romanticismo: il principio guida è che la natura deve fare il proprio corso e l’intervento dell’uomo deve essere ridotto al minimo. «La vite viene coltivata seguendo le fasi lunari e planetarie. Al posto dei fertilizzanti chimici il terreno è trattato con preparati di origine vegetale e animale, che favoriscono la vitalità del terreno e la creazione di microrganismi naturali», spiega Leonardo Pironi, vignaiolo e anima del luogo. Alla Tenuta Mara la vendemmia è fatta a mano, a fermentazione non prevede l’aggiunta di lieviti, le vinacce non sono pressate e il vino non è filtrato. Il risultato è un rosso «buono e naturale», come lo definisce Emendatori, ottenuto da uva di altissima qualità. 

Nonostante sia un prodotto molto giovane (la prima vendemmia risale al 2010) il MaraMia ha già ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui la menzione come “Miglior rosso biodinamico dell’anno” nell’Annuario dei migliori vini italiani di Luca Maroni. Si trova inoltre in alcuni ristoranti di alto livello, come lo stellato Joia di Pietro Leeman a Milano, il ristorante Devero a Cavenago di Brianza, due stelle Michelin, e il tristellato Da Vittorio a Brusaporto. Ha un colore rosso rubino e un sapore fruttato che si sposa bene con le carni bianche, il pesce e le verdure. Un’altra caratteristica è la digeribilità: «Rispetto ai vini chimici, il biodinamico non lascia alcun senso di stordimento o di malessere perché è completamente naturale», spiega Davide Marino, sommelier e direttore commerciale di Tenuta Mara. 

Il vino non è la sola ragione per visitare questa cantina unica nel suo genere. In ogni angolo, all’interno e all’esterno, si possono ammirare decine di opere d’arte della collezione di Giordano Emendatori: sculture, quadri, arredi provenienti da ogni epoca e ogni parte del mondo, da Staccioli ad Arnaldo Pomodoro a Bonaiuti, da Bay a Pugliese, fino ai murales di Eron. La visita guidata  si trasforma così in un inaspettato percorso artistico, che dal vigneto attraversa la Tinaia, la Bottaia e la Barricaia, per concludersi con la degustazione del Sangiovese biodinamico con vista sulle colleine e il mare all’orizzonte. Tra qualche mese si potrà anche dormire nel resort di Tenuta Mare: quattro suite circondate da vigneti, musica e arte.