Nelle Langhe, il 9 novembre si tiene l’asta internazionale del tartufo: il momento perfetto per assaggiarlo con un calice di vino della zona

Sinuosi declivi punteggiati da castelli e torrioni, distese infinite di vigneti e castagneti. Le Langhe decantate dai romanzieri Fenoglio e Pavese si stanno sempre più affermando come nuova destinazione gourmand. I viaggiatori dai palati fini sanno che l’autunno è la stagione più succulenta per abbuffarsi di bianchi tartufi (l’asta internazionale si tiene all’interno della Fiera di Alba, il 9 novembre, l’obiettivo è battere il record di 143 mila euro sborsati, volentieri, nel 2007 da un tycoon asiatico rimasto anonimo), di geometrici panorami che tagliano i colli, trasformandoli in anfiteatri sapientemente addomesticati dalla mano dei viticultori. Che ospitano gli appassionati di Nebbiolo da Barolo, il più eccellente tra i vini delle Langhe, nelle loro cantine design style come quella dell’azienda Beni di Batasiolo dove si potrebbe benissimo allestire la scenografia per una sfilata di alta moda. In bicicletta, a piedi seguendo i sentieri di trekking intorno a Serralunga d’Alba sino al museo familiare dell’azienda vinicola Rivetto o in automobile lungo l’anello delle strade provinciali toccando Santo Stefano Belbo, La Morra, Grinzane Cavour, Canelli celeberrimo per il Castello Gancia, si resta ammaliati dal fascino discreto di questi luoghi che ti penetrano nell’anima. Anche grazie al fiuto dei trifulau e dei loro tabui, i cacciatori di tartufi e i propri cani. E per merito di giovani chef quali Pasquale Laera, che esalta al Ristorante La Rei, una stella Michelin all’interno del Boscareto Resort, il sapore di questo delizioso fungo ipogeo sposandolo alla carne cruda, all’uovo con patata e formaggio Raschera, e soprattutto ai tajarin al burro d’alpeggio, alla zuppa di topinambur e alla vitella piemontese con crema di riso e salsa di midollo di bue. E adesso che pare finita davvero questa estate tardiva è bello farsi coccolare in questo eden luxury circondati dal verde di milioni di foglie di vite e leggere Una questione privata e la Luna e i falò davanti al crepitio del fuoco del camino.