Dal 19 al 25 settembre in cinque ristoranti milanesi è possibile scoprire e gustare la pregiatissima carne di manzo giapponese

Dal Sushi al Wagyu (和牛 Wagyū, dal giapponese ‘wa’: Giappone, e ‘gyū’: bue), ovvero la carne di manzo che sta vivendo un vero boom ed è apprezzatissima dai gourmet di tutto il mondo. Da Dubai a Singapore, da Sidney a New York. La varietà più famosa è il manzo di Kobe, che viene allevato – beato lui – senza stress e con un’alimentazione esclusivamente a base di grano, riso e fieno. La particolarità di questa pregiatissima carne è che può essere gustata – e soprattutto cucinata – anche in piatti diversi dalla tradizione jap.
Curiosi? Dal 19 al 25 settembre in cinque ristoranti di Milano è possibile sperimentare una nuova esperienza gastronomica: piatti a base di carne Wagyu interpretati da chef italiani più uno milan-giapponese. Dove? Da Cracco, da Innocenti Evasioni (con i piatti creati dallo Chef Tommaso Arrigoni), all’Orto di Leonardo (con in cucina Domenico Lomeo e Davide Casati), da Mio al Park Hyatt (con l’executive Chef Andrea Aprea) e da Tomoshyoshi Endo (qui i piatti della tradizione giapponese vengono riletti da Shuzo Kato).
Scegliendo dalla carta – anzi dalle carte – sono senz’altro da assaggiare il Brasato di Carlo Cracco; i Ravioli di shabu shabu (strisce di carne sottilissima sbollentate e servite con ponzu e salsa di sesamo) in brodo al lemongrass, timo e zenzero, pomodori pendolini, zucchino e grana padano di Innocenti Evasioni; il Carpaccio porcini, parmigiano 36 mesi e aceto Balsamico 25 anni di Mio; la Tagliata su letto di verdure spadellate degli Orti di Leonardo; infine lo Spezzatino Giapponese con verdure da Tomoshyoshi Endo.
Una settimana dedicata a chi ama scoprire e sperimentare sapori nuovi pur restando in Italia, all’ombra della Madonnina.