Reinventando il grunge per MSGM

Impalcature di tubolari e neon. Sotto le arcate della stazione Leopolda sfrecciano gli skater di MSGM, su strisce all’evidenziatore che ne segnano il percorso. Sono le stesse che solcano con un fascia di colore acido i pantaloni. La primavera-estate 2014 per Massimo Giorgetti è di fatto una memoria frizzante e scanzonata degli anni 90. Con una formula grunge del tutto reinventata. Felpe e t-shirt a rete da surfista, e giubbe in denim che lasciano trapelare la camicia a fiori. Perché si sa, le stampe sono l’intoccabile corredo genetico del marchio. Pitone camouflage e ipnotiche sfumature tie-dye accompagnano un disegno sportivo-sartoriale, accresciuto talvolta nei volumi, secondo una tendenza ricorrente nel panorama maschile contemporaneo. Corredo irrinunciabile? Il cappellino da baseball calcato in testa e lo zainetto stampato.

Testo Gabriele Verratti