Jeep Avenger: auto giusta, costo democratico…

Jeep Avenger: auto giusta, costo democratico…

di Massimo Mambretti

Non soltanto elettrica. Per alcuni mercati, tra i quali quello italiano, la nuova fuoristrada Stellantis è anche a benzina. Con un motore piccolo, ecologico e brioso. Come si merita una Jeep

Il primo dei baby-suv di Stellantis è firmato da Jeep ed è il modello più piccolo di sempre della storia del brand americano. È l’unico che sarà venduto solo nel Vecchio Continente (dove è prodotto) ed è il primo a proporre una versione a trazione totalmente elettrica alla quale solo in Italia e in Spagna se ne affianca una a benzina. Lungo 4,08, largo 1,78 e alto 1,53 metri, distante da terra 20 centimetri che favorisce la marcia offroad assieme al profilo inferiore della carrozzeria, l’Avenger trasmette il dna di famiglia con l’aspetto in cui spiccano stilemi tipici come la mascherina a sette feritoie, l’outfit che ricorda quello di consanguinee più robuste come la Compass e la silhouette definita da superfici tese e verticali.


Sotto le vesti dell’Avenger ci sono tecnologie che, in parte o in toto, equipaggeranno anche gli altri Suv di piccole dimensioni di Stellantis. In particolare, l’architettura multi-energia eCMP2 di origine PSA, il powertrain della versione elettrica a trazione integrale con 156 CV da 400 V di Ecomotors, il primo della joint-venture tra Stellantis e Nidec Leroy-Somer Holding, e il tre cilindri turbo di 1,2 litri con 100 CV della versione a benzina.

A dispetto della taglia tendente alla small, nell’abitacolo dell’Avenger viaggiano comodamente quattro persone, in particolare chi siede davanti, senza penalizzazioni per la capacità del bagagliaio di 380 litri allineata a quella di modelli di pari lunghezza, mentre l’arredamento premia colpo d’occhio e funzionalità. Merito del design minimalista, degli abbinamenti cromatici, della finitura che mimetizza alcuni rivestimenti in plastica rigidi, dei numerosi vani portaoggetti e dell’ergonomia avvantaggiata dai molti comandi fisici che, fortunatamente, non sono sottratti alla vista dalla digitalizzazione. Quest’ultima è impressa dai display da 10,25” della strumentazione configurabile e dell’infotainment, intuitivo e personalizzabile riposizionando i widget.


L’Avenger a benzina, che tocca i 184 all’ora e raggiunge i 100 orari in 10”6, a fronte di un consumo medio di 5,6 litri ogni 100 chilometri, su strada è convincente perché si comporta in maniera equilibrata e affidabile, offre buon confort, è maneggevole e ha un temperamento più spigliato rispetto a quello che farebbero pensare la cilindrata e la potenza. Infatti, il tre cilindri sovralimentato abbinato a un cambio manuale a sei marce assicura sempre spinte regolari e all’occorrenza adeguatamente briose, specie impiegando le modalità Normal e Sport anziché la Eco del Driving Mode.


Quest’ultimo include anche quelle che settano la motricità per la neve, il fango e la sabbia, così da permettere anche a questa Jeep Avenger a trazione anteriore di disimpegnarsi sui terreni congeniali a una Jeep, sebbene di stampo più light rispetto a quelli che può calcare la versione elettrica. L’Avenger 1.2 Turbo è in vendita negli allestimenti Longitude, Altitude e Summit a prezzi che vanno da 23.300 a 28.300 euro, mentre la versione elettrica è offerta anche nell’allestimento Avenger “e basta” in vendita a 35.400 euro.