Audi e Care’s, nel nome della sostenibilità
photo: Simon Palfrader©

Audi e Care’s, nel nome della sostenibilità

di Francesca Vercesi

Prosegue la collaborazione tra la Casa auto e il progetto The ethical Chef Days del pluristellato Norbert Niederkofler. Obiettivo più consapevolezza e valorizzazione dei giovani

Brunico è luogo di grande attenzione nei confronti della sostenibilità sociale e del rispetto per l’ambiente. Un posto ideale, quindi, dove affrontare le tematiche legate al cambiamento e dove discutere di progresso e innovazione al servizio della consapevolezza di che cosa abbiamo intorno. Da queste premesse nasce la collaborazione tra Audi e Care’s – The ethical Chef Days, il progetto ideato dallo chef pluristellato Norbert Niederkofler, che quest’anno – per il suo ottavo appuntamento – è andato in scena nella città altoatesina.

Un’edizione diversa dalle precedenti, che prende il nome di Care’s on Tour perché prevede tre tappe: quella di Venezia, che si è svolta dal 14 al 16 ottobre, quella appena conclusasi di Brunico, dal 3 al 5 marzo, e la prossima nell’isola di Salina, dal 25 al 27 maggio. In un momento storico come quello attuale, questa tappa è stata anche un’occasione per affrontare le trasformazioni in atto e le possibili soluzioni a impatto zero che gli individui (e dunque le aziende) possono mettere in atto per rendere questo mondo un poco più sostenibile. Audi, che vuole essere protagonista in questo mutamento epocale, sta investendo denari ed energie per una reingegnerizzazione dei propri processi ponendo grande attenzione nei confronti del riciclo e dell’uso dei materiali. Prova ne è la nuova nata: la Q8 e-tron Sportback, full electric. Rispetto alla e-tron che conosciamo, c’è un face lifting (i quattro anelli sono ora bidimensionali, per esempio), una batteria dalla capacità maggiore e più efficiente, motori più potenti, aerodinamica migliorata e i comparti di sterzo, sospensioni ed elettronica del telaio più evoluti.

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“Il brand dei quattro anelli conferma così la sua attitudine pionieristica all’innovazione e ribadisce la propria responsabilità nell’incidere sull’evoluzione sociale. A cominciare da processi e prodotti fondati sul paradigma rigenerativo alla valorizzazione delle nuove generazioni come laboratorio di avanguardie”, ha dichiarato Fabrizio Longo, direttore Audi Italia. Esattamente come accade nelle cucine di Niederkofler. Questo è reso possibile grazie all’impegno nell’accelerare lo sviluppo di un ecosistema che comprenda progetti diversificati che – proprio come Care’s – testimonino una spiccata sensibilità verso la cultura del cambiamento, e che portino avanti, tra gli altri, la consapevolezza e il rispetto del territorio.

E viene da chiedersi: possono progresso, performance e stile andare di pari passo con la sostenibilità ambientale? “Assolutamente sì”, continua Fabrizio Longo. “La nostra è una innovazione di prodotto e di filiera finalizzata allo sviluppo di soluzioni etiche: dall’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili al riciclo dei materiali a fine vita, per un processo che mira ad essere carbon neutral. A questo si aggiungono le tecnologie a bordo dell’auto che amplificano le capacità individuali e garantiscono sicurezza sociale e personale con i sistemi predittivi, elevata connettività e guida autonoma”.

La strategia del Gruppo Audi è sostenuta da 37 miliardi di euro di investimenti entro il 2026, in ricerca e sviluppo, immobili e stabilimenti. Di questi, 18 miliardi sono dedicati all’elettrificazione e ibridazione, e 3 miliardi alla digitalizzazione dell’offerta e allo sviluppo dei sistemi di guida predittiva e autonoma.

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Contestualmente, i modelli assicurano la neutralità tecnologica grazie al portafoglio di soluzioni tecniche, da sistemi termici a totalmente elettrici, funzionali alla singola modalità d’uso. L’obiettivo è quindi la decarbonizzazione di ogni processo industriale. Già oggi Audi è l’unico costruttore premium al mondo a proporre in Europa un’intera gamma elettrica la cui produzione è certificata carbon neutral. L’insieme delle iniziative del programma Mission:Zero ha portato al risparmio, nel 2021, di 480mila tonnellate di CO2. Un valore equivalente alla carbon footprint di 70mila abitanti. Per raggiungere gli obiettivi in tema di decarbonizzazione sono cruciali la produzione interna di carburanti e di energia rinnovabile e l’implementazione dei cicli di vita chiusi delle materie prime ad alto consumo energetico. Inoltre, l’impegno Audi verso la mobilità full-electric ha portato alla realizzazione di un completo ecosistema di ricarica pubblica e privata, dallo sviluppo della rete domestica a un network pubblico che comprende lo sviluppo di partnership con i principali provider di energia e il coinvolgimento di tutti i partner commerciali. Infine il ruolo delle nuove generazioni. Audi sta portando avanti P- Lab, dove si suggeriscono soluzioni per snellire l’attività industriale, influendo sulla strategia di medio e lungo termine, e Audi Denkwerkstatt. L’hub d’incubazione d’idee e progetti, nato nel 2016 a Berlino per sviluppare nuovi modelli di business, è un laboratorio di open innovation, vicino al mondo delle startup. E a livello nazionale, grazie alla collaborazione fra Audi Italia ed H-FARM, prosegue Audi We Generation, il percorso-laboratorio per giovani talenti che le consentono di agire come incubatore e amplificatore di idee.

La collaborazione fra Audi e l’edizione 2023 di Care’s è quindi un tassello di questa evoluzione identitaria e sottolinea ancora una volta la necessità di aprirsi a nuove prospettive per reinterpretare processi e filiere. “Perché il progresso deve essere responsabile”, chiosa Longo.