DRIP – LAB, tra NFT e reale a Milano prende vita l’arte del futuro

DRIP – LAB, tra NFT e reale a Milano prende vita l’arte del futuro

di Digital Team

Un inedito progetto artistico promosso da Another1 è andato in scena a Milano all’interno dei Creating with Blockchain – Stati Decentralizzati dell’Economia Digitale, cultura pop e digitale si sono incontrati per sperimentare nuove forme di democratizzazione di creazione e commercio dell’arte

Nell’era del Metaverso in cui Beeple ha venduto la sua opera Everydays con relativo NFT (certificato digitale) per 69,3 milioni di dollari, tutto si sposta verso gli ambienti virtuali: l’arte, la cultura, la moda o il gaming. In questo contesto, c’è anche chi prova a fare progetti all’insegna della contaminazione in un’inedita maniera ibrida a cavallo tra digitale e reale.

L’esperimento nasce a Milano all'interno dei Creating with Blockchain - Stati Decentralizzati dell’Economia Digitale, incontri con esperti del mondo accademico, artistico, tecnologico e business per un confronto sugli asset che stanno rivoluzionando la nostra sfera sociale e culturale. Gli eventi sono stati organizzati e promossi da Business International, Fiera Milano, Nero Editions e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli all'insegna di una sinergia tra arte, cultura, business e innovazione nel tentativo di approfondire le potenzialità dei nuovi mezzi digitali.

Durante il primo dei due appuntamenti previsti, lo scorso 11 maggio 2022, Another1 piattaforma nata con l'intenzione di fondere mondo fisico e digitale nel contesto del lusso moderno ha dato vita a un'opera multidisciplinare con DRIP - LAB.

Zoow24, Trane, Schiche e Shek sono i quattro writers che bomboletta alla mano hanno scatenato la loro cretività su un muro di oltre 100 metri messo a disposizione per l’occasione da Olmetex Company, azienda italiana impegnata nella produzione di tessuti tecnici per capispalla.
L'insolito graffito è stato poi scomposto e fotografato in campioni unici (quadrati con un lato di 65 centimetri), trasformati anche in immagini certificate dal relativo NFT. Si tratta d'innovative opere d'arte in grado di sintetizzare passato e futuro, il graffito scoposto in tante 'particelle' ha preso vita in formato digitale affiancandosi a quello fisico.

Lo spazio che ospita (e in cui è stato realizzato) il muro di oltre 140 metri scomposto in formato elettronico in 1.451 parcelle si chiama DRIP-LAB e rappresenta una nuova frontiera sia per la cultura pop e urban sia per il mondo delle cryptovalute. L'intenzione degli artisti - ben rappresentata dall'opera milanese - è abbattere le frontiere spazio/temporali tra reale e virtuale.

'La creazione di un prodotto phygital (digitale e fisico al contempo), consente di creare una extended
user experience, accendendo ad un livello di interazione all'interno del Metaverso che coinvolge i possessori
degli NFT in una community variegata', racconta Marco Staglianò CEO di Another1, 'il concetto di stati decentralizzati si esplicita all'interno di un ambiente virtuale dove utenti, creatori e aziende interagiscono in circolo virtuoso. Insieme ad Olmetex abbiamo portato la reale rappresentazione di questa interazione tra mondo fisico e virtuale con il progetto DRIP - LAB'.
Lo stesso Sataglianò durante l'inaugurazione del DRIP-LAB ha sottolineato anche come sia importante democratizzare il processo di creazione e commercio della cultura sfruttanto tutti i linguaggi possibili e le loro contaminazioni.
Da Warhol in avanti la cultura pop ha rappresentato anche un stile unico, un modo di vivere il presente che s'avvicina molto a quello di ICON e che con esperimenti come questo trova spazio anche sulle nuovo frontiere di Internet e s'adatta a un mondo che cambia. La pop art è morta, lunga vita alla pop art!