Ducati 1299 Superleggera, la più Icon di EICMA

Ducati 1299 Superleggera, la più Icon di EICMA

di Paolo Sormani

Nuda o vestita, ha fatto girare la testa a tutti. Una moto da corsa pronta per la strada, il massimo in fatto di stile e performance in appena 500 esemplari

No, non si chiama così perché è senza carrozzeria. La Ducati 1299 Superleggera l’abito ce l’ha ed è elegantissimo. Sviluppato su quello che nel 2014 portò il Compasso d’Oro al Centro stile di Borgo Panigale. È anche leggerissimo, tessuto interamente in fibra composita di carbonio. Come pure il telaio, il forcellone, il telaietto reggisella e le ruote. Ecco perché si chiama Superleggera, perché pesa come una motard.

È lei la moto Icon del Salone di Milano, perché è essa stessa icona di sportività, l’espressione massima per tecnologia e prestazioni del modo di pensare e costruire le moto che hanno in Ducati. Nuda o vestita, conquista per la bellezza applicata alla purezza della funzione. L’unica possibile: correre.

La 1299 Superleggera appartiene all’esclusivo flagship club delle moto da Superbike/MotoGP pronto strada costruite in serie limitata, insieme con la Honda RCV213S-V da oltre duecentomila euro, la Yamaha YZF-R1M e la BMW HP4 Race presentata in contemporanea a Eicma. Il rapporto cavalli-chilogrammi della Ducati è strepitoso: 1,38, cioè 215 cv di potenza massima a 11mila giri e 146 Nm a 10.200 per un peso a secco di appena 156 chili. Uno in più della precedente Superleggera del 2014, un sacrificio necessario allo scarico omologato Euro 4.

Nuda mozza il fiato, ma la Superleggera fa girare la testa anche quando si veste per uscire. Il cupolino è più inclinato e il muso è incattivito dalle prese d’aria. La carena chiude completamente il motore, lasciando gli sfoghi laterali per raffreddare il magnifico impianto di scarico in titanio due in due che termina sotto la coda, stile Panigale Superbike di Chaz Davies. Come in ogni ipersportiva di punta, quello che conta non si vede.

L’indole scorbutica del bicilindrico Testastretta DVT da 1.285 centimetri cubi è gestito da un pacchetto di elettronica completissimo: dal controllo di trazione DTC EVO al controllo dell’impennata DEC, ai quali si aggiunge il Ducati Slide Control (DSC) per gestire al meglio le uscite di curva in derapata. Il comparto freni vanta il sistema di cornering sviluppato dalla Bosch, che non fa raddrizzare la moto in caso di frenata in curva. La Superleggera è anche la prima Ducati di serie a essere dotata del controllo partenza Power Launch (DPL) e del controllo freno motore (EBC) nelle staccate al limite. E per chi non vuole proprio farsi mancare nulla, il Ducati Data Analyser (DDA) analizza e scarica i dati della telemetria proprio come in Superbike e MotoGP.

La Superleggera arriverà nel febbraio 2017 in appena 500 esemplari, per un prezzo che si aggirerà probabilmente fra i 70 e gli 80mila euro.