Un look estremo e molta tecnologia che semplifica la guida

L’autunno Jeep avrà i colori del nuovo Renegade, il primo modello italo-americano con le virtù del marchio che nel 1940 ha inventato il fuoristrada tout court, ma la collezione primavera-estate intanto si accende con la nuova versione del mitico Cherokee.

Rivisto nel look con una meccanica tutta nuova, a trent’anni di distanza dall’originale targato 1984, il suv medio con indubbie capacità off road è disponibile a due e quattro ruote motrici, anteriore o integrale, rilancia un nome importante e segna il nuovo corso stilistico Jeep. Cifre estetiche ancora da comprendere, forse troppo radicali con quei fanali striminziti davanti e dietro, ma molta tecnologia che rende più semplice ogni operazione di guida. Su tutti: il sistema intelligente di controllo adattivo della velocità che collabora con l’elettronica anticollisione (Forward Collision Warning-Plus) per frenare automaticamente la vettura, in caso d’emergenza, minimizzando la velocità d’impatto. 

Gli amanti del fuoristrada apprezzeranno anche il tris di modalità di trazione 4×4 (Jeep Active Drive I, II e Lock): intervengono su trasmissione, ridotte e sui differenziali, fino a bloccare quello posteriore. Tocca invece al manettino-selettore Select-Terrain approntare la configurazione più adeguata all’esigenza, passando con un clic dalla modalità Automatica a Snow, Sport, Sand/Mud, Rock.

Cherokee si sceglie con tre diverse motorizzazioni, un 2 litri turbodiesel Multijet 4 cilindri da 140 o 170 cavalli e un V6 benzina 3,2 litri da 272, mentre il cambio è manuale a sei rapporti o, abbinato al motore da 170 cavalli, automatico a nove rapporti.

Novità anche per gli interni, un giusto mix di qualità e materiali raw utili quando alla strada di città di scelgono escursioni fuoristrada, dove non passeranno inosservati il quadro strumenti a colori e configurabile da 7 pollici, il sistema Unconnect con schermo tattile (8,4”) e il pratico caricabatterie Wireless Charging Pad.

@paolocozzi