In un libro Massimo Mambretti racconta le dreamcars contemporanee immortalate negli scatti di Ron Kimball

Seduce indifferentemente uomini e donne, specie quando è potente e lussuosa. Ancora più quando è unica. O quasi. L’esemplare di gran razza non è solo la massima interpretazione del tema automobile, ma è anche la musa ispiratrice della creatività e della competenza di designer e progettisti dei sogni di tutti gli appassionati. Non c’è anno, ma oggi neanche mese, in cui non si affacci almeno una nuova blasonata supercar. Le immagini e i testi di questo volume raccontano la storia delle supercar più significative dell’ultimo decennio. Una carrellata che affida all’automobile il ruolo, forse, più bello: essere capace di suscitare emozioni.

Così cita ‘Dream Cars del XXI secolo‘ (Edizioni White Star), un tuffo al cuore degli appassionati di automobili: nelle 208 pagine del volume i portraits firmati dal fotografo internazionale Ron Kimball e fissati dai testi del decano del giornalismo automotive italiano Massimo Mambretti, riscoprono le supercar più belle del nostro secolo. Sono bolidi come Lamborghini Reventon, Bertone Pandion, Chevrolet Corvette, Shelby, Bugatti

La raccolta pone l’accento sui grandi marchi, sulle vetture di serie e sulle one-off: gli scatti di Kimball immortalano le supercar che l’autore suddivide in 6 capitoli. Ci sono le vetture a tiratura limitata ‘Solo per pochi’ come la Veyron Grand Sport o la Spyker C12 Zagato, quelle ‘Per molti ma non per tutti’ sono invece Ferrari e Maserati, Corvette, Porsche e Aston Martin, mentre fra le ‘One-off’ spiccano la Bertone B.A.T. e la Ferrari Sp1.

Fra i ‘Pesi piuma’ si trovano (tra gli altri) gli scatti di Lotus Exige ed Evora S e della mitica Sls Amg GT3, così c’è il tempo di indugiare su ‘Instant Classic’ come la Mercedes-Benz Slr McLaren Stirling Moss o la Porsche 911 Speedster, prima di gettare uno sguardo sul futuro: ‘Saranno famose’ anticipa le prossime Bmw i8, Jaguar C-X75, Bmw 328 Hommage. Bolidi da sogno, parcheggiati fra le pagine di un volume appena insignito del Gran Prix du Plus Beau Livre (libro più bello) alla 29esima edizione del Festival Automobile International di Parigi.