Strumenti precisi, all’avanguardia, pronti a spaccare il millesimo. Così il cronometraggio sportivo ha rivoluzionato la Formula1

Time of Trip. Si chiamava così il primo cronografo di bordo per automobili. Brevettato nel 1911. Solo undici centimetri di diametro, permetteva ai piloti di tenere sotto controllo velocità e tempo di percorrenza durante il viaggio. Il cronometro è simbolo della sfida dell’uomo per intrappolare e controllare il tempo e Tag Heuer ne fu pioniere, fin dal 1860. Lanciò sul mercato il Micrograph, il primo cronografo con una precisione di un centesimo di secondo e dopo successivi sviluppi, il Microtimer, il rilevatore elettronico usato sulle piste di Formula 1. La passione per le gare alimenta la ricerca della perfezione: Heuer diventa cronometrista ufficiale del team Ferrari. «La scuderia del cavallino cercava un cronometrista che sapesse utilizzare con precisione gli strumenti sviluppati da Heuer, nello specifico il “Centigraph Le Mans” costituito da tre tastiere da cinque pulsanti ciascuna, che permette di misurare i tempi di 15 automobili collegate a uno strumento che stampa i tempi di tutte le auto in tempo reale. Questa era la mia specialità», ricorda Jean Campiche, cronometrista ufficiale Tag Heuer, non a caso soprannominato il pianista.