In conversazione con Federica Brignone

In conversazione con Federica Brignone

di Paolo De Vecchi

È la sciatrice italiana più vittoriosa in Coppa del Mondo, dove ha conquistato per ben 49 il podio salendo per 20 sul gradino più alto. La campionessa di sci ha recentemente ottenuto un altro successo, guadagnandosi la collaborazione di Breitling, brand svizzero d’orologeria con storica vocazione per lo sport

L’abbiamo incontrata in una serata a lei dedicata nell’appena inaugurata boutique della maison, in Corso Matteotti, nel centro di Milano, un grande spazio, almeno per i parametri tradizionali del settore, che si estende su due piani, con 5 vetrine e per circa 250 metri quadrati.Raggiante e determinata, come siamo abituati a vederla dopo una vittoria, anche in questaoccasione può vantare un gran bel risultato, la sua prima volta nel ruolo di ambasciatrice di un nome di riferimento dell’industria del tempo mondiale. “Breitling mi aveva già contattata nel 2019 nel progetto Squadra Italia insieme a Vincenzo Nibali e Antonio Cairoli, anche loro molto vincenti, anche se in discipline molto distanti dalla mia come ciclismo e motocross. In quell’occasione, erano state create immagini particolari, tipo una mia discesa sugli sci lungo le pendici dell’Etna coperte di cenere”. Durante l’attività agonistica, si arrivano a cronometrare tempi fino al centesimo di secondo, ma forse nel privato le cose cambiano. “Non tanto, direi, sono molto veloce, come ho dimostrato di esserlo nelle mie specialità preferite Gigante e Super G e altrettanto attiva, con tutti i momenti della quotidianità in rapida successione e ben sincronizzati, anche per le faccende private. 


In genere, mi alleno due volte al giorno, tra sci e altre attività, dove cerco di stare il più possibile all’aria aperta. Mi piace molto e mi è favorevole il contatto con la natura. Devo dire che la mia giornata è molto scandita, l’ora di sveglia dipende da quella d’apertura degli impianti, comunque molto presto, colazione e via, allenamento dalle 3 alle 6 ore, poi pranzo, relax, quando possibile, ginnastica, verifica video del lavoro fatto, fisioterapia, doccia, cena e poibuona notte. ”Sempre così, quando sono in attività, ma quando sono a casa, a La Salle, in Valle d’Aosta, mi piace vivere momenti intensi e piacevoli con amici e famiglia. È che a casa non ci dormo più di 40 notti all’anno”. In tutto questo, c’è anche – e ci mancherebbe altro – il tempo libero.“Appena posso faccio surf, anche se potrebbe sembrare, non c’entra niente con lo sci, è giusto accomunato dall’adrenalina e il timore di cadere in un elemento che, a differenza della neve, si muove, ma per il resto è puro divertimento e non direttamente funzionale alla mia attività sportiva. Anche da bambina passavo tante ore in acqua e ancora oggi il mare è la mia vacanza. Perfetto allora l’orologio allacciato al polso da Federica Brignone che, tra i tanti modelli sportivi nella disponibilità di Breitling, ha scelto il nuovo SuperOcean, nella versione blu. 


“La prima cosa che mi ha colpito guardandolo è la robustezza e il senso di precisione che emana dall’ordinata e ben leggibile disposizione delle indicazioni sul quadrante”. In effetti, essendo un modello subacqueo, la funzionalità strutturale è molto importante, ma è davvero preciso, visto che è dotato di un certificato ufficiale di cronometria. Ha poi cassa in acciaio dal diametro di 42 millimetri e movimento automatico con indicazione di ore/minuti/secondi, mentre il cinturino è in caucciù. Ma tornando allo sci, come si vede lei nelle discese, da dove viene quell’eleganza che noi vediamo dalla televisione. “Le curve le faccio pulite, sono molto veloce, nelle mie specialità preferite si superano spesso i 100 chilometri orari e la mia più grande qualità è tagliarle e stare sullo spigolo, come avere un coltello sotto i piedi, faccio più metri, ma sono appunto più veloce”. Certo, se tiri una curva invece di frenarla, fa la differenza e se quando sono tante le disegni, hai ritmo e velocità. E il paragone con una tecnica che produce alte prestazioni e grande eleganza, come quella di Valentino Rossi nella MotoGp, è davvero molto azzeccato.