Jaeger-LeCoultre, il lusso del vintage

Jaeger-LeCoultre, il lusso del vintage

di Digital Team

Un progetto inedito voluto da Catherine Rénier, Ceo di Jaeger-LeCoultre, vede la maison mettere a fuoco il proprio patrimonio storico con i più iconici modelli prodotti tra il ’25 e il ’74

«Come tutte le buone idee, il progetto The Collectibles è nato da una discussione, valutando il crescente interesse del tema vintage a fronte della ricchezza dell’archivio Jaeger-LeCoultre in termini sia quantitativi che qualitativi. Cui si aggiunge la rilevanza storica nel mondo dell’orologeria d’alta gamma della maison e la disponibilità di un atelier di restauro interno, già quotidianamente impegnato per le esigenze degli appassionati e dei collezionisti di tutto il mondo. Ci siamo resi conto che, intervenendo in prima persona, avevamo la possibilità di portare un valore aggiunto a questo nuovo mercato, dato che restaurare i nostri orologi d’epoca fa già parte dell’impegno che sosteniamo con il settore. E così abbiamo lanciato il progetto The Collectibles».


Parole di Catherine Rénier, Ceo di Jaeger-LeCoultre dal 2018, francese laureata presso il Boston College e precedentemente impegnata in esperienze internazionali con Cartier e Van Cleef & Arpels, che hanno sicuramente favorito quell’approccio stilistico e storico alla base della bella e inedita operazione. «Si tratta essenzialmente della presa in carico da parte della stessa Jaeger-LeCoultre dei temi legati al vintage, oggi più d’attualità che mai, partendo dal Duoplan e la sua possibilità di dare voce alla grazia dell’orologeria femminile». Come è giusto aspettarsi da una signora con il gusto e l’esperienza professionale della Rénier, ma anche come oggettivo riconoscimento storico all’orologeria da donna che molto contribuì, con il suo essere ornamento prezioso da indossare, all’affermazione degli strumenti del tempo da polso all’inizio del 1900. Tutto il resto, e altrettanto giustamente, è di stampo maschile, attingendo sia dal mondo militare e sportivo che del design e della tecnologia ispirati dai nuovi stili di vita maturati soprattutto tra gli anni 50 e i 60. 


«Iniziando dal Reverso, sviluppato nell’ambiente della cavalleria britannica per le sue doti di resistenza, con la cassa basculante che ne proteggeva all’occorrenza il vetro e proseguendo con il Futurematic e il Memovox e la loro apertura sul grande capitolo dell’innovazione». E se questi modelli sono gli assi principali su cui è stato sviluppato il progetto, anche per la sua parte editoriale (il libro andrà in prima battuta agli acquirenti degli orologi in questione, oltre che rappresentare, con le altre copie, un formidabile strumento di comunicazione e d’immagine per la maison), gli altri rispondono ai nomi di Triple Calendar, Powermatic, Quartermaster, Geophisic, Memovox Deep Sea, Memovox Automatic, Geomatic, Memovox Polaris, Master Mariner Barracuda, Shark Deep Sea, Memovox Polaris II, Memovox GT e Memovox Dropsnow. Come atto iniziale, dato che sono previsti sviluppi in futuro, l’iniziativa consiste nella selezione di un esemplare per ognuno di questi 17 modelli di Jaeger-LeCoultre, tra i più rappresentativi realizzati tra il 1925 e il 1974, nel suo restauro conservativo e nella possibilità dell’acquisto online nella sezione dedicata sul sito della maison, jaeger-lecoultre.com.


Il tutto è poi accompagnato da una pubblicazione, con introduzione di Catherine Rénier e di Franco Cologni, personaggio di spicco nel mondo delle lancette d’alta gamma e promotore della Fondazione dei Mestieri d’Arte. Ha già pubblicato un libro, nel 2006, su Jaeger-LeCoultre battezzato La Grande Maison e di queste oltre 500 pagine a titolo The Collectibles, garantisce che «presenta una serie di orologi altamente iconici, frutto di una passione costruttiva unica al mondo e nati dal desiderio di superare costantemente le sfide della precisione e dell’eleganza. Un indispensabile codice per chiunque desideri rileggere la storia di questa grande maison attraverso i suoi orologi più significativi».