Alessandro Miressi

Alessandro Miressi

«L’acqua è il mio elemento, nel quale riesco a essere me stesso». Il nuoto dunque come stile di vita, da affrontare bracciata dopo bracciata, sempre in vasca, senza paura. Alessandro, 22 anni, “il siluro di Torino”, è diventato ormai una consolidata realtà internazionale, capace di conquistare alle Olimpiadi di Tokyo due medaglie storiche.

di Andrea Giordano

Dall’oro agli Europei di Glasgow nel 2017 nei 100 stile libero, agli ultimi Europei di Budapest, dove oltre ad aver realizzato il nuovo record nazionale della disciplina, ha vinto l’argento in finale, portandosi a casa altri tre bronzi nelle staffette 4×100 stile libero, 4x 100 mista mixed e 4×100 mista maschile. Bottino pieno, che stanotte, alle Olimpiadi di Tokyo, si è ulteriormente rinforzato grazie alle storiche impresa, la prima condivisa insieme a Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, vincendo la medaglia d’argento proprio nella staffetta 4×100, dietro solo agli invincibili Stati Uniti, «una felicità incredibile» dice, e poi andandosi a prendere la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 mista, insieme allo stesso Ceccon, con Federico Burdisso e Nicolò Martinenghi. «Pensare che da piccolo praticavo addirittura il calcio, dopo ho deciso di intraprendere questa strada, anche se all’inizio non vincevo tanto, solo passando nelle categorie junior mi sono reso conto di quello che potevo dare», racconta.

«Una cosa seria, come quella per i manga e le anime giapponesi», che da anni “divora” per passione, che adesso lo proietta tra i tra i protagonisti di punta della nostra nazionale, in cui proverà anche a raggiungere una finale storica, nel 50 e 100 stile libero. «Sono cresciuto osservando leggende come Michael Phelphs, o come Filippo Magnini, Luca Dotto: essere oggi una delle punte della nazionale è motivo di orgoglio, c’è stata grande integrazione, siamo una piccola famiglia. È la mia prima esperienza, l’emozione è enorme, per questo voglio dare il massimo, provando a centrare altri traguardi storici. In questo caso nessuno c’è mai riuscito, sarebbe un sogno, come vincere la Champions League».


Maglia Paul&Shark, slip Arena

Photos by Giampaolo Sgura

Styling by Edoardo Caniglia – Ilario Vilnius 

In apertura l’atleta indossa Giacca Prada, occhialini e jammer Arena