Portrait of a Lady: Alex Eagle by AT

Portrait of a Lady: Alex Eagle by AT

Dopo Ana Kraš, prosegue il ciclo di esclusivi “Portrait of a Lady” firmati Alessandro Turci. Dialoghi che poco hanno dell’intervista e molto della partita a scacchi, dove ogni mossa e contromossa rivela il fascino di femminilità preziose. Come il direttore d’orchestra legge la partitura una nota avanti all’esecuzione, le donne ritratte qui anticipano i temi di domani sovrapponendoli a quelli di ieri, tessendo un mosaico lussuoso e inedito di loro stesse e del nostro tempo.

Foto: Genevieve Lutkin
di Alessandro Turci

Uno dei più bei nomi della società londinese, Alex Eagle è un caleidoscopio che riflette consapevolezza e stile. Pensare con eleganza aiuta a vestire con altrettanto gusto, senza paura di sconfinare nel mondo, sempre pericoloso, degli artisti puri. Al fianco di fotografi leggendari come Lindbergh e ora designer e imprenditrice che si candida a un’idea moderna di mecenatismo (nessuno come lei sa rendere fashionable un Car Boot Sale, venendo da Oxford). Ricorda un’eroina mancata di Maugham, una di quelle figure che Somerset avrebbe voluto ritratte, ma s’è astenuto per troppo rispetto di una deliziosa silhouette (a colori!).

Sembra che condividiamo un film preferito. Un aereo solca le dune del deserto, mani esperte dipingono una grotta di roccia…
Sì!
The English Patient! Ho amato questo film sin da quando ero adolescente e in seguito sono diventata amica di Ralph Fiennes, cosa che mi ha dato un significato in più. Kristin Scott Thomas è la mia attrice preferita e la storia è meravigliosamente romantica ed elegante. E poi Anthony Minghella ha diretto anche The Talented Mr. Ripley, che è un altro dei miei film preferiti.

Nella sua biblioteca trovo Stendhal accanto a Bertrand Russell. Come spiega le sue scelte letterarie?
È un vero mix di gusti vecchi e nuovi, regali di amici e familiari o libri ai quali ho dedicato molto tempo cercandoli durante i miei viaggi. Adoro tutto, da una raccolta di saggi e di poesie ai romanzi meravigliosi, e anche i grandi libri da tavolino dedicati all’arte e al design. Non c’è
rhyme or reason che spieghi il mix, l’importante è che sia armonico per me.

La conversazione degli uomini la annoia? Può dire la verità, sono i primi a saperlo.
No mai.

La notorietà danneggia l’arte pura?
No, nulla ostacola la vera arte.

Puoi definire l’eleganza in un uomo?
La stessa di una donna. Non faccio distinzione tra i due. Il comfort e l’essere fedeli a se stessi sono gli aspetti fondamentali. Poi serve attenzione al tessuto e alla vestibilità. Scegli oggetti senza tempo e sai che li indosserai per sempre.

Siamo usciti dallo Shutdown meno o più eleganti?
C’è già eleganza nella crescente considerazione dei nostri consumi. Il Lockdown ci ha insegnato di quanto poco abbiamo bisogno e cosa davvero conti nella nostra vita. E’ stato un promemoria per investire solo in cose che sentiamo di amare e rappresentano quindi un tesoro per noi. La mia speranza è che ne usciremo tutti con maggiore consapevolezza delle nostre vite.

Il mese scorso ha raccolto quasi 80 mila sterline in un evento di beneficenza online. Per un Car Boot Sale, cioè una tradizione popolare, non è niente male.
Questo è il quinto anno in cui abbiamo organizzato un
Car Boot Sale per donne, un’iniziativa per raccogliere fondi per le donne sopravvissute alla guerra in tutto il mondo. L’idea mi è venuta attorno al tavolo da pranzo di casa, in compagnia dei membri del comitato che sono gli stessi ancora oggi. Volevamo creare un evento che fosse estremamente lussuoso e ambito, ma con l’accessibilità e il divertimento di una tradizionale Car Boot Sale.

Quest’anno, per ovvie ragioni, abbiamo trasferito il concetto su una piattaforma digitale: con la vendita operata tramite Instagram. È stata una giornata incredibile ed esaltante: abbiamo raccolto 77 mila sterline! I fondi consentiranno a Women For Women di continuare il loro lavoro con le donne che vivono nei luoghi più pericolosi del mondo e di sostenerle anche durante questa pandemia. Una giornata che ci ha reso tutti estremamente orgogliosi.

 E il suo negozio a Berlino?
Lo
Store X a Berlino ha aperto nel 2014, uno spazio di 30.000 mq a piano terra della Soho House. Offre un mix di cibi freschi e di stagione, una selezione dei più sorprendenti designer e oggetti per la casa, ma è anche un luogo stimolante per rilassarsi e lavorare. Quest’anno ci sarà anche il lancio del nostro nuovo spazio londinese, al 180 The Strand, un centro creativo che mira a promuovere e connettere creativi, imprenditori, pensatori dinamici ed esploratori culturali.

Che impatto ha Berlino su di lei, come artista e come collezionista?
Avere spazi miei tra Londra e Berlino mi consente di conservare sempre una stimolante prospettiva mentale, e mi spinge a pensare diversamente.

Lei ha molto stile, è più difficile raggiungere l’eleganza o mantenerla?
Sono sempre rimasta fedele a me stessa, mantenendomi semplice e focalizzata sull’abbigliamento maschile per donna, la sartoria e l’abbigliamento sportivo.
Non aderire alle stagioni (a quelle atmosferiche e alle “mode”) permette al mio stile di essere coerente e semplice.

Perché il suo atelier a Londra adesso offre anche sartoria su misura?
Un abito su misura è il massimo del lusso. Non c’è nulla di più speciale al mondo che indossare un abito fatto su misura e tagliato in modo univoco per te: vogliamo offrire ai nostri clienti abiti meravigliosamente realizzati e progettati per durare una vita.

Detesto i luoghi comuni. Ha mangiato bene in Italia? Ha preso i mezzi pubblici?
Adoro l’Italia a piedi, non c’è niente di meglio che passeggiare per le strade di Venezia e di Roma scoprendo la cultura e i ristoranti locali.

Le sarebbe piaciuto essere fotografata da Peter Lindbergh?
Incredibilmente, lo sono stata! Se riesce a crederci, ho lavorato con lui in un paio di campagne per Joseph all’inizio della mia carriera come stylist. Alla fine dello shooting, come regalo, mi ha fatto un ritratto con i miei amici e colleghi di quel momento, Imogen Crosby e Allan Snege. Era un FW2010, quindi più di 10 anni fa.

Le dà più fastidio vedere una donna mal vestita o un uomo?
Niente mi disturba in termini di ciò che la gente fa o non fa.

Qual è il primo capo di abbigliamento che un uomo dovrebbe eliminare dal suo guardaroba per soddisfare Alex Eagle?
Le Infradito.

Il concetto di ‘ringiovanimento’ è uno dei suoi mantra? Avrebbe cambiato il finale di Dorian Gray?
Il mio mantra è Less is More, More o Less.