Benjamin Mascolo: «Cambio nome e vi racconto la mia rinascita»

Benjamin Mascolo: «Cambio nome e vi racconto la mia rinascita»

Una carriera in ascesa. Dopo la separazione da Federico Rossi, Benjamin Mascolo, l’ex musicista di Benji & Fede, cambia nome d’arte e presenta il suo primo album da solista

Ph. Alan Gelati
di Paolo Briscese

Non chiamatelo Benji. Dopo la separazione da Federico Rossi, con il quale ha costruito il successo di ‘Benji & Fede’, (14 dischi di platino, 9 dischi d’oro, e oltre 500 milioni di visualizzazioni su youtube), Benjamin Mascolo, l’ex musicista del duo pop più famoso d’Italia, si fa chiamare B3N e presenta “California”, il suo primo album da solista, nato tra l’Italia e l’America, dove ha conosciuto la sua attuale compagna, la star americana Bella Thorne.

Una sfida non facile per B3N che per la prima volta abbandona la veste di solo musicista per cantare. ‘Mi sono rimesso in gioco prendendo una strada in salita’ racconta. ‘Ogni cambiamento fa parte della nostra crescita così alcuni momenti difficili quando sembra che tutto vada bene’. California è un album a due anime la cui seconda parte uscirà in un secondo momento.’La cosa più difficile nello scrivere questo album è stata fare pace con la mia voce’ aggiunge.’Ho dovuto fare un duro lavoro mentale e fisico, mi sono messo in gioco e ho cercato di superare i miei limiti’. 

B3N, dopo la separazione da Fede, la tua vita ha preso una direzione diversa. Hai cambiato nome d’arte ed hai lanciato il tuo primo album da solista. Come ti senti?

Sono felice, per davvero. Mi lascio indietro un percorso importante, di cui sono estremamente orgoglioso perché nel bene e nel male mi ha reso l’uomo e l’artista che sono oggi. Adesso però è il momento di credere fino in fondo in me stesso, vedere dove sono i miei limiti e superarli. E soprattutto guardare al futuro con nuova energia e sano ottimismo.

Con Fede hai condiviso tanti successi. Siete rimasti in buoni rapporti?

Fortunatamente tra noi è rimasto un bellissimo rapporto di amicizia. Non abbiamo avuto una separazione “violenta” come è successo a tante altre band in passato, la nostra è stata una scelta consensuale: avevamo entrambi bisogno di stimoli nuovi. E abbiamo preso strade diverse.

Nella tua carriera hai dovuto anche fare i conti con tanti pregiudizi. 

Sono tanti, ma penso che il pregiudizio più frequente sia l’incapacità di alcune persone di accettare che la bellezza estetica non sia per forza inversamente proporzionale alla qualità artistica. In ogni caso, sarà il tempo a dire chi aveva ragione.

Parliamo del nuovo album “California”, è la prima metà di un album a due anime nato tra l’America e l’Italia…

Proprio così. Ho scelto di dividere l’album in due anime perché mettere entrambe le mie personalità in un unico “contenitore” avrebbe limitato la mia creatività. Ho curato ogni dettaglio, dai videoclip al packaging del disco, per far sì che rappresenti esattamente la mia musica senza compromessi o filtri di alcun tipo. Senza dubbio questa prima parte è più introspettiva e romantica, la seconda che uscirà più avanti sarà più rock.

Il brano “Ricomincio” è anche uno sfogo personale. Hai dei rimpianti?

Ricomincio è uno sfogo, una terapia personale fatta a canzone, il mio modo personale di fare “rehab” con la musica. È una canzone che mi ha aiutato a mettere nero su bianco quello che ho passato in questi anni, soprattutto gli aspetti più negativi della fama e del successo. Con il senno di poi però è servito, la vita ha un modo tutto suo per insegnarti lezioni importanti e farti crescere, che tu voglia oppure no. Non ho alcun rimpianto, senza Benji non sarei mai diventato Ben. 

 

Il video di “finché le stelle non brillano’ vede la partecipazione di Bella. È un viaggio letterale e metaforico…

Il nostro viaggio insieme è iniziato quasi due anni fa da Palm Springs. Ci siamo conosciuti al Coachella, e fin da subito ho capito che era diversa da tutte le altre donne incontrate nella mia vita. Con Bella mischiare privato e lavoro è diventato semplice, siamo complici a 360 gradi: è stata lei a chiedermi di partecipare al videoclip di “finché le stelle non brillano”, cosa che mi ha fatto immenso piacere essendo stata la musa ispiratrice della canzone. 

Con lei hai appena finito di girare anche un film per una produzione cinematografica inglese. Una nuova sfida, dunque. Ti senti all’altezza?

Quando me l’hanno proposto non ero convinto di accettare. Bella mi ha incoraggiato. Fare un film da protagonista è stata una delle sfide più difficili e gratificanti della mia vita. Non è semplice lanciarsi in un percorso nuovo, soprattutto quando sai che un eventuale fallimento è sotto gli occhi di tutti. Ma è proprio quando esco dalla comfort zone che cresco e mi rendo conto del potenziale inespresso che ho dentro, io come tanti altri esseri umani, sono il peggior nemico di me stesso. Lo dico forse con un pizzico di arroganza, ma anche tanta consapevolezza: quando il film uscirà al cinema sorprenderà tante persone. 

Ph.Alan Gelati
Total look Marni

Da qualche tempo vivi tra la California e l’Italia. Hai trovato il tuo equilibrio?

Per il momento sono felice così. Cerco di passare circa sei mesi a Los Angeles e sei in Italia ogni anno. Vivere lì con Bella è bellissimo, abbiamo il nostro luogo protetto nelle colline dove ci godiamo la nostra normalità, un pò diversa dal normale ecco.

In che senso?

La vita di tutti giorni e la vita pubblica ormai vanno di pari passo. Mi pongo un obiettivo a medio-lungo termine, lo frammento in migliaia di piccoli gesti quotidiani e poi li eseguo metodicamente. Per staccare la spina spengo il telefono e inizio a camminare, certe passeggiate durano ore, altre giorni interi. Il valore più importante per me è universale: dare prima di ricevere.

Con la tua musica parli soprattutto ai giovani. E non solo a chi ti segue sui social. Quali messaggi vuoi veicolare attraverso le tue canzoni?

Cerco di mandare messaggi positivi con le canzoni che scrivo e con le azioni che compio. Questo non implica che io sia l’esempio di vita perfetto, tutt’altro. Ogni giorno commetto errori e faccio scelte sbagliate, l’importante è migliorarsi un passo alla volta ogni giorno. Ho la responsabilità di dimostrare a me stesso e a chi mi segue che un semplice ragazzo di provincia può avere un grande impatto sul mondo. E se non ci riuscirà, almeno ci ha provato fino in fondo.

Che cosa hai imparato dai tuoi errori?

Che per essere un vincente devi prima imparare a perdere.

Che cosa manca ai giovani di oggi?

La fiducia nel futuro e la capacità di sognare. Il sistema scolastico, uccide la creatività e il pensiero laterale dei giovani.

Nella tua vita hai vissuto diversi momenti difficili. Come sei riuscito a trasformarli in occasioni?

Non hai scelta. O diventi la vittima oppure il sopravvissuto, e io voglio essere quel tipo di persona che affronta la vita come un guerriero. Provo a godermi i giorni di pace, ma sono sempre pronto a combattere, metaforicamente parlando, per difendere me e le persone che amo dagli imprevisti e le difficoltà della vita.

Cosa ti rende felice oggi?

Le piccole cose che danno equilibrio e serenità in una quotidianità sempre diversa, sempre in movimento, quasi mai noiosa. Ovunque io sia nel mondo, sapere che ho una donna speciale al mio fianco, sapere che posso mettermi al pianoforte e scrivere una canzone, oppure uscire e correre fino a perdere fiato. Questa è la mia felicità.

Molti tuoi colleghi si sono lasciati sedurre dal mondo della moda. Vale lo stesso per te?

Ho provato a evitare il mondo della moda per diversi anni ma poi ho capito l’inevitabile: quello che indossi comunica un messaggio e fregarsene completamente è uno statement che non mi rappresenta. Mi rendo conto che sul palco ci salgo in carne e ossa, non solo con la mia voce, quindi la moda mi accompagnerà sempre in questo viaggio, ma il primo amore rimane la musica.

Su instagram hai 1,7 mln di followers. Come vivi il successo? Non limita in qualche modo la tua libertà?

Ho odiato il successo come se qualcuno mi avesse costretto a inseguirlo, sbagliavo. Ho scelto io questo percorso di vita e come mi godo il lato positivo è giusto che accetti quello negativo, fa parte del mestiere, lo scopri in fretta quando arrivi a certi livelli. Limitare gli “effetti collaterali” della fama con una mentalità positiva e uno stile di vita sano mi stanno aiutando a trovare equilibrio e serenità.

Ph. Alan Gelati
Total look Moncler

Quale consiglio daresti a un giovane come te che vorrebbe fare il tuo mestiere?

La musica che fai deve essere coerente con la persona che sei, se fingi o sei disonesto le persone se ne accorgeranno.

Benjamin Mascolo che cosa augura a B3N per il futuro?

Auguro a B3N di trovare l’equilibrio: tra ying e yang, ordine e chaos, bianco e nero. Sono fatto di estremi, e nel loro bilanciamento penso si nasconda il segreto per un futuro difficile ma gratificante.

Photo: Alan Gelati @asgparis, Stylist: Marco De Lucia, Grooming: Elisa Rampi