Thomas Ceccon

Thomas Ceccon

Non ha mai avuto paura di dire quello che pensa e di dimostrare ogni volta il suo valore in vasca. Genio e sregolatezza, e una spensieratezza da far invidia. Thomas, 20 anni, originario di Thiene (in provincia di Vicenza) è l’eclettico del nuoto italiano, la speranza diventata realtà, che da Tokyo torna con due medaglie olimpiche.

di Andrea Giordano

Un talento poliedrico, versatile, positivo, capace di conquistare tutto a livello giovanile, Europei e Mondiali compresi, con due medaglie di bronzo vinte nelle staffette 4×100 stile libero mista e 4×100 stile libero. L’alieno del dorso, specialità (i 100 metri) nella quale, proprio alle Olimpiadi di Tokyo, ha ritoccato in finale (quarto a 11 centesimi dal bronzo) il record nazionale fissandolo a 52’30, entrando però ufficialmente nella storia, vincendo prima la medaglia d’argento nella staffetta 4×100 stile libero, insieme ad Alessandro Miressi, Manuel Frigo e Lorenzo Zazzeri, secondi solo agli Stati Uniti, e poi la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 mista (record italiano), condivisa con lo stesso Miressi, insieme a Nicolò Martinenghi e Federico Burdisso. «Mi è venuto quasi da piangere, sono molto contento e soddisfatto. Abbiamo fatto una gara di squadra, siamo un gruppo molto unito, e sapevamo che potevamo andar bene», aveva raccontato a caldo a noi di Icon dopo il primo podio. «Vivo per questo sport, è il motivo per svegliarmi la mattina. Fin da piccolo sentivo di poter fare tutto, anche grazie al fisico, gambe corte, busto lungo e spalle larghe, anche se prima delle gare ero agitavo, stavo male. Poi con l’esperienza internazionale sono riuscito a dominare l’adrenalina, tanto che adesso sento la competizione con la giusta pressione».


Canottiera Versace

Thomas e la sua strada, che dal tennis lo portato a scegliere invece decisamente l’acqua, ammirando una leggenda come quella di «Michael Phelphs», trasferendosi tre anni fa a Verona per inseguire il sogno prossimo a cinque cerchi, sogno in cui potrà dire ancora molto, singolarmente, o nelle staffette 4×100 mista e 4×100 mista mista. « È la mia prima Olimpiade, uno dei grandi obiettivi di sempre. D’altronde ognuno di noi punto a quello, perché quando poi ti trovi in quella situazione davvero può succedere di tutto». E stanotte la storia ha preso finalmente forma.


Giacca K-Way

Nella foto di apertura l’atleta indossa Pantaloni Salvatore Ferragamo

Photos by Giampaolo Sgura

Styling Edoardo Caniglia/Ilario Vilnius