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Sweatshirt, la chiamano gli americani. La felpa è il filo conduttore di questa tendenza moda che parte dall’american sportswear e approda nel più sofisticato preppy style, che racchiude in sé anche elementi del tailoring maschile. Questo capo, un tempo relegato ai momenti di training, oggi conquista la passerella. Di cotone spalmato, in nylon e seta o con stampe barocche e punk, come visto sulle passerelle di Dolce&Gabbana e quelle di Givenchy, che non a caso, ne ha fatto il capo icona anche della prossima stagione. Felpa con cappuccio a contrasto e interno in tessuto popeline preso dalla classica camicia a righe, Fred Perry € 138,50; camicia in cotone celeste Maison Martin Margiela, € 260; soccer ball in pelle Lotto € 100.
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Sono le sneaker a colonizzare la scarpiera maschile di questa primavera, in materiali sempre più particolari come il kevlar, la gomma vulcanizzata e i trattamenti used. Anche se il concetto di casual friday si è allargato a una sorta di “liberi tutti”, però, il rischio di sbagliare abbinamento rimane. Meglio sceglierle monocromatiche, o in nuance neutre perché più eleganti. Se alte, tecnicamente slanciano sia il piede che la figura. E sotto l’abito in ufficio? Permesse, purché ton-sur-ton. Sneaker in suede e canvas stone washed, Diadora HeritageEquipe Stone Wash, € 150; Blouson in nappa con spalle raglan e collo a camicia, davantino in maglia di pura seta ritorta mouliné multi color con punto riso, Ermenegildo Zegna € 3.490; set bocce in cuoio naturale Hermès, € 780.
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Per anni è stato considerato l’antitesi dell’abito da ufficio. Tuttavia il denim è il tessuto perfetto per la stagione in corso, resistente
ma non troppo caldo. E soprattutto, si mixa abilmente con ogni pezzo del guardaroba (vedi il servizio a pag. 104). Il blouson di jeans può essere un’alternativa (non per tutti) alla giacca monopetto, se abbinato a camicia candida e cravatta in seta. Al contrario, se è
il pantalone ad essere in tela denim, allora in taglio sarà classico, con pence e nessun risvolto alla caviglia. Il total denim è concesso, ma solo se il completo è d’ispirazione sartoriale. Denim jacket modello NYC, con impunture a contrasto, Roy Roger’s, € 185; camicia classica Valentino, € 375; carré in seta Hermès € 330; cintura in pelle Paul Smith Accessorises, € 135.
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Il primo sport ad adottare come divisa una maglietta a maniche corte fu il polo, praticato dagli ufficiali britannici di guarnigione in India. Uniche concessioni alla moda formale del tempo, il colletto e l’allacciatura con tre bottoni, che dichiaravano la parentela del nuovo indumento con la camicia. Oggi questa maglietta in cotone piqué è l’alternativa minimale alla divisa da ufficio. Come ha poi teorizzato Thom Browne, che ne ha fatto una cifra stilistica – allacciata, ça va sans dire, fino all’ultimo bottone. Polo Lacoste a manica corta in cotone piquè, € 89; cravatta in maglia blu navy Gucci, € 130; derby stringata in pelle spazzolata traforata e suola in gomma ultraleggera, ZZegna, da € 460; polsini in spugna Lotto, € 30.
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La regola imporrebbe che il pantalone corto, o meglio bermuda, non scoprisse il ginocchio più di 1, 5 cm, ma non vale lo stesso per
gli “short pant”. In tessuti traforati, leggeri come aria, i pantaloncini di questa estate abbandonano le piste da running e il campetto
da basket outdoor per diventare un capo urban. È la nuova frontiera della sport-couture: dagli spogliatoi ai laboratori dei designer,
che sperimentano tessuti traforati al laser, proporzioni nuove, abbinamenti audaci. Il buon gusto farà il resto. Ma non abusate del look
da runner in città, se la silhouette non è da maratoneta. Basket short in tessuto retinato, con profili a contrasto, Converse, € 52,90; bomber traforato in nappa plongé, spalle raglan, Ermenegildo Zegna, da € 2.490; T-shirt Closed, € 79.
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L’outdoor apre le porte alla cultura d’atelier. L’essenzialità e la purezza della moda nordica, fatta di forme geometriche e tessuti tecnici, si mescola al design più sportivo, sperimentando nuovi accostamenti. Il classico k-way wind stopper diventa l’elemento chiave del look casual. Utilizzato anche al posto del pull di maglia e cachemire, da sovrapporre alla camicia oxford, con cravatta regimental e derby scamosciata. Si chiama Leon Klassic l’antivento iconico di K-Way con chiusura a mezza zip, richiudibile su tasca frontale, € 50; il denim cimosato Roy Roger’s si ispira ai modelli vintage americani, € 135; derby con puntale blu in suede, suola in gomma con guardolo in cuoio e impunture a contrasto, ZZegna, € 465.
Foto Matthieu Lavanchy
Styling Marco Dellassette
Testi Valentina Ardia