Gli "autoritratti giovanili" dell’artista americana al museo fiorentino, in occasione di Pitti e fino a giugno

Ha aperto i battenti una tra le più attese mostre del 2013: ‘Cindy Sherman: Early Works’, portata in Italia da Francois Pinault per il Museo Gucci di Firenze. Terza di una serie di mostre dedicate ad artisti di arte contemporanea, comprende tre importanti opere dell’artista americana selezionate da Francesca Amfitheatrof. In oltre 30 anni di carriera Cindy è riuscita a catturare con il proprio obiettivo diversi lati di se servendosi del suo corpo per ogni sua opera e lavorandolo come una tela. È stata fotografa, stylist e truccatrice di se stessa, impersonando ogni volta un diverso ruolo e una diversa personalità. La mostra svela una Cindy inedita, che appena maggiorenne si dedicava alla fotografia e all’arte, studiando minuziosamente il linguaggio del corpo di chi interpretava. Presenti in questi ‘early works’ sono il segno ad X sul pavimento e il filo dell’autoscatto, successivamente eliminati da ogni sua opera. Non solo fotografie, ma anche un video realizzato durante gli ultimi due anni di college assieme al compagno Robert Longo, che ci aiuta a scoprire gli esordi di questa artista americana considerata oggi tra i più importanti esponenti di arte contemporanea. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 9 giugno presso il Museo Gucci di Firenze, Piazza della Signoria 10. (a. p.)