Dior riapre 30 Montaigne a Parigi: il rifugio delle meraviglie
Kristen Pelou

Dior riapre 30 Montaigne a Parigi: il rifugio delle meraviglie

di Digital Team

Dopo due anni di ristrutturazione la Maison Dior torna a dare il benvenuto in questo luogo dei sogni dove tutto sembra possibile tra collezioni nuove, archivi, opere d’arte e ospitalità

C’era una volta al numero 30 di Avenue Montaigne un rifugio delle meraviglie: era la sede scelta da monsieur Christian Dior nel 1946 per creare la straordinaria casa delle sue creazioni. Originariamente costruito nel 1865 dal figlio di Napoleone, questo elegante edificio dalla facciata neoclassica affascinò così tanto lo stilista che disse ‘Doveva essere per forza il numero 30 di Avenue Montaigne. Era qui che dovevo stabilirmi, e da nessun’altra parte!’.  Oggi, dopo due anni di ristrutturazione, 30 Montaigne riapre: trasformato, ma sempre incredibilmente straordinario.

La Maison Dior è lieta di annunciare la metamorfosi di questo luogo, un luogo dei sogni. Per 75 anni questo leggendario hôtel particulier è stato il luogo dove nascevano le collezioni Dior e un emblema dell’eleganza parigina e dell’haute couture francese. Storica culla del rivoluzionario stile New Look, oggi il palazzo si è trasformato nel posto delle possibilità infinite. 

Nei suoi 10mila metri quadrati 30 Montaigne permette di compiere un viaggio nel bellissimo universo Dior passando dal ready-to-wear alle fragranze, dalla pelletteria alla gioielleria, dall’arte alla couture. Il progetto architettonico è di Peter Marino, che ha già collaborato diverse volte con la Maison e che anche questa volta ha saputo interpretare il savoir-faire della Maison mescolando stile neoclassico e purezza contemporanea.

All’interno di 30 Montaigne si trovano una straordinaria boutique, pervasa dai motivi simbolici di Dior, dal toile de Jouy al cannage, costellata da opere d’arte e alcune creazioni esclusive. Saranno infatti esposti alcuni lavori, “vecchi” e nuovi, di diversi artisti, tra cui Guy Limone, Jennifer Steinkamp, Johan Creten, Paul Cocksedge, Isa Genzken, Azuma Makoto e Joël Andrianomearisoa, mostrando la creatività che fin dalla sua nascita ha caratterizzato la Maison, ma anche l’amore per l’arte che ha sempre contraddistinto Christian Dior.

Una nicchia è interamente dedicata a bellezza, fragranza e benessere; la Galerie Dior è invece uno spazio tributo all’originale vocazione di Christian Dior come gallerista. Esaltata da una scenografia narrativa a opera di Nathalie Crinière, qui sono esposti i preziosi archivi della Maison, dal mondo couture a quello delle fragranze; e poi ancora si possono ammirare gli atelier haute-couture e, per la prima volta a questo indirizzo, anche gli atelier di alta gioielleria. Ma l’indirizzo vuole anche essere un punto d’incontro, dove fermarsi e immergersi in un mondo meraviglioso, per questo ci sono le Restaurant Monsieur Dior e la Patisserie Dior, sotto la direzione dello chef francese, Jean Imbert. Completano la meraviglia tre giardini, creati dal landscape designer Peter Wirtz, in collaborazione con l’architetto Peter Marino e la Suite Dior, dove si può trascorrere una notte indimenticabile in perfetto stile francese.

La nuova e ammaliante aura di questo edificio è però ben radicata nella storia: dalla maestosa Grand Escalier all’iconica Cabine, rispettosamente restaurata alla condizione originale, è una vera promessa di un’esperienza senza tempo, che accompagnerà i visitatori in un viaggio deliziosamente sorprendente e unico.