Dolce&Gabbana Alta Sartoria Uomo, la sfilata a Palazzo Vecchio

Dolce&Gabbana Alta Sartoria Uomo, la sfilata a Palazzo Vecchio

di Annalisa Testa

Un pubblico ristretto e una location regale. Dolce&Gabbana dà il via alla tre giorni fiorentina dedicata alla rinascita.

«Abbiamo sempre guardato al Rinascimento fiorentino e ai suoi protagonisti con grandissima ammirazione. Le arti, la cultura e il sapere hanno raggiunto in quel periodo una tale eccellenza, da continuare a essere presi a modello di perfezione fino ai nostri giorni», raccontano Domenico Dolce e Stefano Gabbana, a pochi minuti dal via della tre giorni fiorentina che porta in passerella e sotto i riflettori di tutto il mondo i gioielli, nel chiostro di Santa Maria Novella, i capi di sartoria, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, e la collezione di alta moda nei giardini di Villa Bardini.

«Se osserviamo le opere di Leonardo, Michelangelo, Botticelli o Piero della Francesca, per citarne solo alcuni, non possiamo non rimanerne ancora incantati, nonostante siano trascorsi più di cinque secoli dalla loro esecuzione. La bellezza eterna racchiusa in questi capolavori è così unica che non ci sono parole per descriverla. Potere sfilare con la nostra Alta Sartoria nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, uno dei luoghi-simbolo del Rinascimento fiorentino, ha un grandissimo valore per noi: è l’avverarsi di un sogno che fino a pochi mesi fa credevamo impossibile si potesse realizzare». 

Un sogno che si è realizzato ieri sera, a Palazzo Vecchio con la sfilata dedicata alla collezione maschile. Un racconto sulle note delle musiche del grande Maestro Pavarotti, tra armature dorate e stemmi delle case nobili di una vecchia Firenze. Abiti gioiello, velluti ricamati, sete broccate e giacche damascate. Una collezione nobile che vuole celebrare la moda maschile nel progetto “Il Rinascimento e la Rinascita” con cui celebrare la città culla del Rinascimento.

«La rinascita del Made in Italy non poteva che partire proprio qui, a Firenze, culla dell’arte e del Rinascimento italiano, con le sue botteghe, le tradizioni, gli artigiani, vera spina dorsale dell’eccellenza italiana», ha commentato Andrea Tenerani, editor-in-chief di Icon.