Il denim è il trend della bella stagione
Foto di Heritage Art/Heritage Images via Getty Images

Il denim è il trend della bella stagione

di Giulio Solfrizzi

Ora lo si può ammettere: il denim è il trend della primavera – estate 2023. Dal cowboy minimalista all’uomo anni Duemila, passando per la versione indie sleaze e quella più casual

Sembra passata un’eternità dalle sfilate primavera – estate 2023 che hanno animato giugno, il mese notoriamente dedicato alle settimane della moda maschili. Eppure è presente un continuum con alcune proposte viste in passerella per il prossimo inverno: il denim. Dalle camice ai capi spalla, fino ad accessori variegati e completi dal sapore vintage, le grandi firme sono cadute ai piedi di una delle poche costanti del guardaroba maschile quanto femminile. La stessa costante alla base dei comodissimi jeans amati dalla classe operaia fin dal 1873, quando Levi Strauss li ideò insieme ad un sarto nella sua piccola bottega a San Francisco. Oggi, dopo 170 anni, è proprio Levi’s a rivitalizzare il celebre modello 501 e la Trucker Jacket Type II, con l’aiuto e lo spirito giovanile di Stüssy. Condividendo le origini californiane e l’intento di far sentire a proprio agio, ma al contempo cool, chiunque indossi le loro creazioni. E così il denim, tutto d’un tratto, è diventato il trend della prossima bella stagione, sebbene non sia una novità.

Le declinazioni del denim: cowboy style

Furono i cowboy del Far West ad utilizzare per primi il denim col fine di confezionare pantaloni e robuste giacche, dettandone la proliferazione negli anni successivi. E perché non rifarsi a loro per uscire di casa? Di varianti ce ne sono per tutti gli spiriti modaioli. Prada, ad esempio, lo interpreta in maniera minimalista, riuscendo sempre a nascondere un certo fare borghese. In parte smentito dallo stivaletto a punta squadrato scelto per lo styling in passerella. Se non ci si dovesse accontentare della mite rivisitazione pradesca, Thom Browne potrebbe fare al caso vostro. Ma attenzione, è tweed effetto denim, e richiede una certa disinvoltura perché sarà il jockstrap a fare da padrone. Che sia sotto a gonne o pantaloni da cowboy, primi alleati di un nuovo erotismo tutto maschile. Pure Casablanca, tra i tanti altri, ha rappresentato in chiave contemporanea i mandriani, favorendo le vite alte e gli stereotipi dei ranch. E alimentando un trend iniziato da alcuni brand emergenti esteri come Mason Ryder, che punta su manodopera ed esclusività, e mescola gli anni Settanta con i luoghi selvaggi degli Stati Uniti d’America.

Le declinazioni del denim: anni Duemila

Da pellame, cavalli e pistoleri, si passa al fascino degli anni Duemila, che non vogliono abbandonare il primato tra le tendenze delle prossime stagioni, incluse la primavera e l’estate 2023. JW Anderson propone il classico cargo arricchito da inseriti di vario tipo, corredato da biancheria sorprendentemente a vista e maglia a righe annodata al collo. Diesel fa lo stesso, sbizzarendosi con lavaggi, esasperate linee over e colori che prescindano dal tipico blue jeans. Versace, invece, dà spazio ai loghi optando per vite tendenzialmente basse e varie tonalità di nero. Sebbene la scelta sia vasta, nulla vieta di prendere in prestito dalle sfilate per l’autunno e l’inverno i cargo destrutturati e poi ricomposti di Jordanluca o Federico Cina: marchi emergenti dall’animo antitetico, chi ribelle contro l’ordine e chi nostalgico della propria terra.

Le declinazioni del denim: indie sleaze

Immancabile la versione indie sleaze degli usatissimi jeans. E quando si parla di quell’estetica popolare in America e Gran Bretagna tra il 2006 e il 2012, si può solo far riferimento a Hedi Slimane, attuale direttore creativo di Celine. Difatti è lui ad aver aperto una strada alternativa quanto già nota al denim, ben lontana dalle sopracitate. Sia mettendolo in contrasto con camicie addobbate da fiocchi sia assecondandolo con canotte a rete. Infilando in qualsiasi outfit, sempre con una certa disinvoltura, chiodo in pelle e stivaletto tagliente, naturalmente entrambi neri.

295847

Le declinazioni del denim: casual wear 

Non esistono opzioni in denim solo per gli amanti del vintage, i rivoltosi senza tempo o i coraggiosi col proprio corpo. C’è spazio anche per chi cerca la comodità tipica del casual wear, accontentati dal completo total denim firmato MSGM, declinato anche in bermuda e in versione bianco e nero, che valorizza le trame floreali e hawaiane ciclicamente ripescate. O dall’outfit ton sur ton di Fendi composto da trench, borsa sfrangiata e cappello da pescatore. Tutto rigorosamente in denim, sennò non sembrerebbe accessibile ai più. Come solo questo famoso tessuto può essere, nato appunto dal bisogno di praticità. E lo confermano i jeans morbidi e disimpegnati presentati da Bottega Veneta per la primavera – estate 2023, insieme a quelli a gamba dritta, over ma anche scultorei, o a sigaretta di Gucci capitanato dall’ufficio stile.