Le realtà secondo Loewe

Le realtà secondo Loewe

di Gianluca Cantaro

Jonathan Anderson, direttore creativo del brand spagnolo, riflette su cosa oggi è tangibile giocando con effetti di luce, costruzioni geometriche e stampe con corpi nudi

Reale ma irreale. Dentro ma fuori. Vestito ma svestito. Jonathan Anderson per la collezione autunno-inverno 2022/23 riflette su cosa sia tangibile nell’era del big bang del metaverso. L’analisi parte dal corpo e gli gira attorno. Una serie di strutture a cerchio orbitanti intorno alla figura e montate all’interno di t-shirt, bermuda e top di lana leggera trasformano gli abiti in sculture, maxi cuori foderano le magliette a righe come a significare una barriera di pace e amore verso una contemporaneità così aggressiva. I cuori sono anche il leitmotiv di intarsi nei maglioni e negli oblò dei passamontagna. La sottile ironia di Anderson si ritrova nelle stampe trompe l’oeil su top e tute dove è impresso il corpo del modello e che a prima vista sembra in boxer. Illusione e realtà ingannano l’occhio che viene anche ipnotizzato da una serie di led che punteggiano top e tute da supereroe e delineano la sartoria maschile più classica segnando il girovita o gli interni. 

L’effetto non è per niente futuristico come potrebbe sembrare, ma più intimo, come se il corpo emanasse luce. L’immaginazione del designer nordirlandese è senza freno: filtri in acciaio per i lavelli diventano borchie applicate su cappotti, pullover e borse, le t-shirts hanno volti stampati all’interno che si sfoggiano come durante l’esultanza calcistica coprendosi la testa. Non manca la semplicità, i blue jeans più semplici sono un argomento importante della collezione, come per riportare coi piedi per terra dopo tanta fantasia.