Levi’s, leggenda da indossare: il 501® compie 150 anni
“The Greatest Story Ever Worn”

Levi’s, leggenda da indossare: il 501® compie 150 anni

di Digital Team

La collezione Spring/Summer 2023 di Levi’s® Vintage Clothing celebra i 150 anni del 501®, lanciando una serie di limited edition: così la leggenda continua

Levi’s racconta di modernità, omaggi vintage, di capi in grado però di guardare indietro nel tempo, per proiettarsi nel futuro. Tutto inizia quando Levi Strauss e Jacob Davis ottennero il brevetto per ‘un miglioramento nel fissaggio delle aperture delle tasche’, ma non sapevano che la loro invenzione, l’aggiunta di rivetti in rame alle tute in denim, avrebbe letteralmente cambiato il modo di vestire in tutto il mondo. Per celebrare dunque i 150 anni dell’iconico 501®, la collezione Spring/Summer ’23 di Levi’s® Vintage Clothing rende omaggio all’innovazione, design, che nell’ambito delle celebrazioni lancerà una serie di limited edition di jeans Levi’s® 501® d’archivio, risalenti a date importanti della storia di questo capo irrinunciabile, desiderato e immortale nell’immaginario.

La collezione

Prendendo infatti ispirazione dall’archivio e da immagini dell’epoca, i capi di questa linea riproducono l’abbigliamento da lavoro tipico degli anni tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, quello indossato da allevatori e minatori 150 anni fa. Il capo principale è la Waist Overall 1870 in tela d’anatra, che si rifà a uno dei primissimi jeans prodotti dopo il brevetto e dotato di caratteristiche uniche: vestibilità morbida, bottoni e rivetti unbranded, senza cuciture arcuate sulla tasca posteriore, cinturino in vita e la prima back patch Levi’s® in pelle, una replica puntuale delle originali waist overalls del 1870, presenti nell’archivio Levi’s®.

Nella collezione spiccano, inoltre, la Closed Front Jumper del 1870, una camicia in tela d’anatra con rivetti, cuciture arcuate sulle tasche frontali e patch in pelle Levi’s® all’interno, e il Levi’s® 1880s Chino, riproduzione di un pantalone dell’epoca in twill di cotone bianco, impreziosito da bottoni per bretelle e cinturino in vita e tasca sul retro. Nello stesso tessuto di twill di cotone, è presente anche il Sack Coat da abbinare al Chino. Alla collezione si aggiunge la Levi’s® Sunset Chambray Shirt degli anni ’20, una camicia stile popover in tessuto chambray caratterizzata da un’etichetta Sunset tipica dei capi Levi’s® dell’epoca. A completamento della linea è presente infine la Nevada Waist Overall del 1870, simile alla tuta in stile 501®, con una tasca aggiuntiva per gli attrezzi sulla gamba. 

Inoltre, per celebrare il 150° anniversario del 501®, la linea di jeans ispirati all’archivio presenta una speciale back patch e una speciale Red Tab con la scritta “150”, oltre a un’etichetta e una riproduzione stampata del timbro all’interno del jeans e un’incisione sul retro dei bottoni (‘1873-2023’) e dei rivetti (“150)”. Un modo perfetto per omaggiare il capo più iconico, democratico e amato di tutti i tempi.

Tra passato e presente

Dagli anni ’30, Levi’s® si impose come caposaldo dell’abbigliamento da lavoro maschile western, amato dai cowboys e dai riders dei rodei. Il cinema se ne innamora subito: nel 1939, John Wayne indossa un paio di 501® Original risvoltati nel film Ombre Rosse, così Marlon Brando ne Il selvaggio, inaugurando un lungo rapporto tra il brand e Hollywood. L’esplosione arriva però dopo la Seconda Guerra Mondiale: il jeans Levi’s non è più un semplice abbigliamento da lavoro, inizia a essere indossato come capo casual. Motociclisti, artisti, musicisti, e soprattutto i teenagers, ne capiscono l’uso e lo stile. Levi’s diventa l’emblema di intere generazioni.

Negli anni ’60, sono ormai ovunque. Sinonimo, simbolo, bandiera da esporre, sia al concerto di Woodstock, sia dagli esponenti del movimento dei diritti civili e nelle proteste per la guerra del Vietnam, i jeans Levi’s continuano ad apparire nei film, o come nel caso di Bob Dylan, anche sulle cover dei dischi. Dagli anni ’70 e ’80, si diffondono in tutto il mondo: dall’alta moda allo street style, ricercati nei black markets dell’ex Unione Sovietica, indossati da chi finalmente torna libero nella Berlino divisa nel 1989, o a visionari quali Steve Jobs. Rivoluzionari e contemporanei.

Fino ad oggi, ad un anniversario affascinante e imperdibile, i ‘primi’ 150 anni del leggendario 501®.