Milano Moda Uomo: l’Oasi del Cashmere di Zegna

Milano Moda Uomo: l’Oasi del Cashmere di Zegna

di Annalisa Testa

Lo show che ha portato sotto i riflettori al nuova collezione di Zegna disegnata da Alessandro Sartori, un’esperienza immersiva nella produzione delle fibre dell’Oasi del Cashmere

«L’Oasi di Zegna, la casa dei nostri valori e il luogo che definisce da sempre il nostro ethos, diventa da oggi casa del cashmere, abbiamo messo insieme una serie di laboratori che lavorano un cashmere tracciato, portato da noi e lavorato interamente fino a trasformarlo in un capo finito. Un nuovo lavoro che ci permette di guardare al futuro, restando vicini alle nostre radici», racconta alla stampa Alessandro Sartori, direttore artistico di Zegna, poche ore prima del suo show. «Oasi Zegna di venta così Oasi Cashmere manifesto e tassello cruciale per gli obiettivi di Zegna, che si impegna a essere completamente tracciabile con la fibra del cashmere entro il 2024».

La collezione è in cashmere tracciato al 70%, quindi, il resto è composto da panni di lana riciclati che celebrano il pensiero della maison Use the Exisiting che creano un senso di profondità e materialità: jacquard di panno reversibile, bouclé, frisé, feltro, ratiné e jersey double. La vera innovazione si ottiene solo partendo dalle fibre, dalle tecniche di tessitura e dai trattamenti a cui viene sottoposto il tessuto: «Le silhouette degli abiti nascono direttamente dalla materia grezza, attraverso un processo che, in ogni suo step, simboleggia il nostro impegno verso eccellenza e innovazione».

Ed ecco così capi dalle linee morbide, evidenziate da un design pulito e volumi importanti. Sotto i riflettori e in un ambiente total black sfilano bomber cropped, cappotti slanciati, anorak, blouson, blazer senza revers, polo e cardigan. Le giacche sono ampie e destrutturate, con maniche a tre quarti, mentre i pantaloni si riempiono di volume. Una particolare tecnica di spazzolatura crea un motivo geometrico di pieghe e drappeggi sulle giacche in corduroy e suede. Lo spazio tra gli abiti e il corpo è importante tanto quanto la texture dei tessuti: una lavorazione jacquard tridimensionale esalta i tagli oversize e l’outerwear imbottito si arricchisce di motivi geometrici. Il jersey assume l’aspetto compatto del feltro, e il feltro diventa morbido e fluido come jersey per un leisurewear sartoriale, in grado di conservare consistenza e performance. «Le cromie di questa stagione mi piacciono particolarmente, abbiamo una base di tonalità naturali e sfumature di grigio, dal melange al perla, che poi sfuma vero le nuance del cammello chiaro e scuro, al giallo, alle tonalità dell’autunno, ricco di senape, marroni caldi del foliage, fino alle bacche rosse e al viola del vino».