Pitti Uomo 100: a Firenze, tutte le novità della moda maschile

Pitti Uomo 100: a Firenze, tutte le novità della moda maschile

di Silvia Perego

La più importante fiera dedicata alla moda maschile torna in presenza alla Fortezza da Basso di Firenze. Una ripartenza che si traduce anche nelle collezioni presentate dai brand, tra la ricerca di un nuovo comfort e l’attenzione alla sostenibilità

Finalmente riaprono le porte della Fortezza Da Basso che, dal 30 giugno al 2 luglio, torna ad ospitare tutte le novità della moda maschile per la prossima estate 2022. Un appuntamento finalmente in presenza e in totale sicurezza che riporta a Firenze una selezione dei migliori brand internazionali insieme agli addetti al settore, tra buyer e stampa specializzata, mentre in parallelo la piattaforma Pitti Connect, in costante aggiornamento, presenterà i protagonisti e le collezioni per tutta la durata della campagna vendite fino al 10 settembre.

Pitti 100” è il tema di questa edizione, nato proprio per celebrare Pitti Uomo, giunto alla sua 100esima edizione: «Il 100 è un numero forte, significativo, tondo e promettente», ha dichiarato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. «È sicuramente un traguardo, ma – se letto al contrario, 001 – diviene il simbolo di un nuovo inizio. Fin da subito ci è apparso come una grande opportunità». Un messaggio importante per tutto il settore, che si traduce in un segno grafico multiforme firmato dal designer Francesco Dondina, che in questi giorni colora e anima tutti gli spazi della Fortezza da Basso.

Pitti Uomo 100 ospita anche la terza edizione di Sustainable Style, un progetto speciale curato da Giorgia Cantarini, che raccoglie una selezione di brand che creano e producono seguendo criteri di eco-responsabilità. Un tema, quello della sostenibilità, che diventa centrale per tutte le aziende e i brand presenti in Fortezza, che proprio su questo hanno concentrato la loro ricerca, tra lo sviluppo di tessuti innovativi e un sempre maggior controllo sulla catena di fornitura.

Le collezioni della prossima estate si concentrano sulla ricerca di comfort, una tendenza già forte negli ultimi anni ma sicuramente accelerata dall’esperienza del lockdown. Anche per l’abito più formale, l’esigenza è quindi quella di proporre silhouette più rilassate, più facili da indossare, in grado di rendere più contemporaneo il concetto di eleganza maschile. Le giacche sono svuotate, leggere, con collo a camicia e tasche a toppa, i pantaloni hanno vestibilità ampie, con pinces profonde e fondi allargati, tutto assolutamente stretch. Non mancano i grandi classici impermeabili e i capospalla tecnici e performanti, multitasking e multitasche, per garantire la massima funzionalità e rendere il capo ideale per ogni situazione, dalla vita urbana al viaggio. E ancora bomber, felpe, giacche-camicia e maglieria in crêpe di cotone o cashmere, dai lavaggi e trattamenti esclusivi. 

L’attenzione si concentra sui tessuti, innovativi e di altissima qualità per mantenere la vestibilità perfetta del capo: si spazia dai classici sartoriali al tecnico, dall’ecosostenibile al quasi futuristico, privilegiando le fibre naturali come misti cotoni e lino, tutti morbidi e leggeri. La palette colore attraversa un’ampia gamma di neutri leggeri, dai verdi ai beige ai chiarissimi sabbia e panama, ai quali si affiancano sfumature di grigi e di blu, più nobili o più sportive. I tocchi di colore si concentrano su tonalità pastello dagli effetti tenui e delicati, gialli, rosa e celesti; solo alcuni dettagli o capi dall’anima sportiva sono evidenziati da colori primari più carichi. 

Per quanto riguarda gli accessori, l’attenzione è catturata dalle calzature: sia nei modelli classici d’ispirazione inglese che nei modelli più sportivi arricchiti da materiali e lavorazioni di pregio, la scarpa costituisce un elemento distintivo che non può essere trascurato. Il mondo delle sneaker lascia spazio alla sperimentazione: dalle suole in gomma riciclata ai modelli d’ispirazione vintage realizzati con nuovi materiali, sono l’oggetto che meglio esprime l’equilibrio tra estetica e performance.