Gli yuppies stanno tornando… ed è tutta colpa di American Psycho
(Photo by Lion's Gate/Getty Images)

Gli yuppies stanno tornando… ed è tutta colpa di American Psycho

di Tiziana Molinu

Le previsioni fashion per il 2025 fanno pensare a un ritorno in pompa magna di completi sartoriali anche al di fuori delle occasioni formali. E la “colpa” sarà (anche) di Patrick Bateman; o meglio, della prossima uscita al cinema del remake del film cult American Psycho.

Il 2025 segnerà il ritorno di un’icona culturale tanto controversa quanto stilisticamente memorabile: gli yuppies. Completi sartoriali di tutto punto, cravatte colorate e un’aura inconfondibile che si sposta senza sforzo dagli uffici ai cocktail bar. Non è un caso, però. Il trend trova una nuova spinta nella cultura pop, con il remake cinematografico diretto da Luca Guadagnino del cult American Psycho, pronto a rilanciare l’estetica anni ’80 di Patrick Bateman (allora interpretato da un grandissimo Christian Bale e oggi dal talentuoso Austin Butler) in una versione più contemporanea, ma altrettanto magnetica.

E se Bateman sfoggiava completi Valentino, bretelle e trench che rappresentavano un’ossessiva ricerca di perfezione, nel 2025 questi elementi tornano con un twist: materiali inediti, tagli rilassati e accessori che fanno l’occhiolino al passato ma senza troppa nostalgia. Ma il concetto di stile come status resta centrale, così come quella maniacale attenzione ai dettagli che portava il protagonista a sprofondare in monologhi indimenticabili su argomenti come la qualità della carta dei biglietti da visita. La moda formale si scrolla di dosso la polvere, e gli yuppies 2.0 sono pronti a scrivere un nuovo capitolo del potere sartoriale.

stile yuppie
April 19,1999. exclusive photo by Lawrence Schwartzwald

Il capitalismo chic: lo stile yuppie di ieri

Nessuno vorrebbe mai essere associato a un serial killer; ma il fascino di Patrick Bateman rappresenta una notevole eccezione. Il sociopatico più elegante della storia del cinema. Ma lo stile yuppie, simbolo di potere e perfezione estetica, nasce ben prima che Christian Bale gli desse il tocco inquietante negli anni 2000 con American Psycho. Le sue radici affondano negli anni ’80, quando giovani professionisti urbani – i cosiddetti “yuppies” (Young Urban Professionals) – dominavano il panorama metropolitano con i loro completi sartoriali, cravatte regimental e valigette 24 ore. Era il periodo del boom economico, in cui l’apparenza contava quanto, se non più, della sostanza, e ogni dettaglio era studiato per riflettere successo, ambizione e una certa spietatezza.

(Photo by Staff/Mirrorpix/Getty Images)
(Photo by Staff/Mirrorpix/Getty Images)

Questi abiti rappresentavano uno status, veri e propri codici sociali. L’estetica del capitalismo chic faceva suoi completi gessati di Armani o Valentino, Rolex Datejust e accessori come guanti di pelle, ventiquattrore e la classica penna Montblanc. Il mantra era chiaro: apparire sempre impeccabili, dalla scrivania al bar. Quando American Psycho portò Patrick Bateman sullo schermo, questo stile era già ben radicato nell’immaginario collettivo, ma il film lo trasformò in un’icona. Bateman non era uno yuppie qualsiasi: era l’incarnazione estrema di tutto ciò che lo stile rappresentava.

Gli yuppies democratici di oggi

Lo stile yuppie di quegli anni è simbolo di un’intera generazione che misurava il proprio valore nel riflesso di una vetrina. La nuova wave sarà però un po’ diversa. Figlia di questi tempi, priva degli eccessi anni ’80 ma arricchita da una nuova consapevolezza estetica. I completi sartoriali perdono la rigidità che li caratterizzava e si reinventano con un appeal contemporaneo. Le linee severe cedono il passo a tagli più morbidi, mentre la palette cromatica si apre finalmente oltre il grigio, il blu e il nero. Colori pastello, tessuti naturali e motivi inediti entrano in scena, regalando una nuova vitalità a uno stile che sembrava immutabile.

stile yuppie
(Photo by Victor VIRGILE/Gamma-Rapho via Getty Images)

Ma il cambiamento più significativo arriva da chi lo indossa: le donne. Che oggi fanno proprio questo stile con una disinvoltura e una sicurezza che ribalta le dinamiche di potere degli anni ’80. Un tempo dominio quasi esclusivo degli uomini, il completo diventa oggi un simbolo di rivalsa, un manifesto di eleganza e forza che sfida stereotipi obsoleti. È come se la nuova generazione avesse deciso di prendere il meglio dello stile yuppie – la sua sicurezza, la sua precisione – e infondervi un’energia fresca, democratica e profondamente personale.