Valentino Re-Signify Part One, al via la brand experience al Power Station of Art di Shanghai Shangai

Valentino Re-Signify Part One, al via la brand experience al Power Station of Art di Shanghai Shangai

di Annalisa Testa

Partito lo scorso 19 dicembre presso gli spazi della Power Station of Art di Shanghai, Valentino Re-Signify Part One sarà un percorso che permetterà ai visitatori di scoprire e interpretare i codici della Maison Valentino

Valentino: Re-Signify Part One non è una presentazione di moda. Né una mostra. È un’esperienza, un percorso multimediale pensato per scatenare il dubbio e la curiosità e che si pone l’intento di non offrire risposte. Un sistema aperto, che invita allo sviluppo di interpretazioni diverse e personali, tutte valide perché possibili, nel quale il passato e il presente della Maison Valentino interagiscono con la storia recente e contemporanea della ricerca artistica e visuale, dalla video arte al cinema underground, e dalla fotografia alla computer grafica. Portati a convivere e a confrontarsi in uno spazio che include una varietà di luoghi, traiettorie e punti d’incontro.


Dal 19 Dicembre 2020 al 17 Gennaio 2021, negli spazi della Power Station of Arts di Shanghai, per la prima volta questo modo di fare e di pensare si concretizza in un’esperienza fisica curata da Mariuccia Casadio e Jacopo Bedussi con un allestimento creato da Kennedy London.

Un primo capitolo in cui i temi di Valentino sono stati estratti dall’archivio e dall’oggi per essere innestati in ambiti nuovi, concentrandosi su due codici precisi. La Stud, dalla sua nascita e nelle varie versioni successive fino alla Valentino Garavani Roman Stud, introdotta con la collezione Valentino Diary. E poi l’universo estetico dell’Atelier, tra botanica e abilità artigianale. Un terzo codice, fondamentale e ubiquo è quello della Couture, o meglio del significato che Pierpaolo Piccioli dà del concetto di Couture: un modo di essere, di immaginare, di sognare. Un linguaggio poetico e romantico, ma anche concretamente visionario. Soprattutto un linguaggio leggibile e utilizzabile da tutti, che troviamo infatti qui traslato e concretamente applicato ad ogni prodotto Valentino e che anche i visitatori possono fare proprio.

La risignificazione implica un legame con la memoria di un’esperienza documentata, un archivio di dati. È citazione, recupero di segni, colori, motivi preesistenti. Ma non solo. È anche fondamentalmente appropriazione, modo personale di interpretarli, elaborarli, ricontestualizzarli nel nostro presente, rivisitando proporzioni e priorità, estetiche, tecniche e funzioni. E poi, sulla base di queste premesse, l’azzardo di proiettare quei segni verso un fuori.


Jonas Mekas -Flowers 1 x VALENTINO RE-SIGNIFY PART ONE SHANGHAI

Un mondo molteplice e possibile in cui troviamo architetture illusorie, capi della maison dal passato remoto o recente, scarpe e accessori delle collezioni Valentino Garavani Rockstud e Atelier, gli abiti fuori scala della Couture of Grace and Light, insieme a opere degli artisti Jacopo Benassi, Cao Fei, Jonas Mekas, Stanley Mouse, Robby Müller, Quayola, Anna Ridler, Rachel Rose, Sølve Sundsbø, Natália Trejbalová e Weirdcore.

Esplorazioni nel campo della ricerca scientifica e nelle fantasie che legano l’immaginario contemporaneo alla natura e all’ambiente anche urbano. Riferimenti alla memoria e all’attualità della Maison Valentino, insieme con tracce d’arte eclettiche e alternative, paradigmi di una ricerca a cavallo tra due secoli che di Valentino evoca i colori, le forme, e le strutture sottese.

È un mondo possibile nel quale pensare, sperimentare, meravigliarsi, divertirsi. Un invito al piacere di scoprire, ricercare, smarrirsi e ritrovarsi in un flusso eterogeneo di suggestioni visive. Tra la moda, l’arte e l’altro. Tradizione, evoluzioni e mutazioni di uno stile e del suo intrinseco legame con le evoluzioni del tempo.


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