Sono passati vent’anni dall’uscita nei cinema del film di Tarantino: la moda celebra lo stile di Vincent Vega e Jules Winnfield in versione sartoriale

Le citazioni dalla Bibbia, la colonna sonora che mischia brani soul di Al Green con l’ormai iconica You never can tell di Chuck Berry, sulle cui note si scatenano John Travolta e una giovanissima ma già affermata Uma Thurman, il cameo del suo stesso regista, Quentin Tarantino nei panni di Jimmie Dimmick. Pulp Fiction ha cambiato per sempre il panorama del cinema indie, raccogliendo consensi di pubblico e critica ( la Palma d’Oro a Cannes, un Golden Globe e un Oscar tra gli altri) e consolidando un genere, quello appunto Pulp, che da allora in poi ha portato la firma di Tarantino e dei suoi successori, tutti dichiarati ammiratori del genere, da Robert Rodriguez (regista di Sin City) in poi.

A conquistarsi un posto nell’immaginario comune però, sono stati soprattutto i due protagonisti, i killer Vincent Vega e Jules Winnfield (un John Travolta che ha ritrovato il successo dopo anni non esattamente carichi di successi e Samuel L. Jackson), che tentano di portare a termine l’incarico affidato loro dal capo Marsellus Wallace, incappando in un’infinita serie di problematiche e contrattempi, che affrontano con uno humor nero e citando passi del Vecchio Testamento.

A renderli riconoscibili ha contribuito di certo il loro guardaroba, curato dalla costumista Betsy Heimann, che ha fatto indossare ai due attori un completo nero con cravatta, look classico ma che, tramite le atmosfere del film acquisisce un certo grado di comica drammaticità. Un insieme tra l’altro già rodato nel precedente film di Tarantino, Le Iene, che qui ha però trovato la sua consacrazione ad icona.

Un ensemble che la moda ritorna a celebrare, adattandolo alle necessità della modernità: così il completo total black torna a calcare le passerelle, ma in versione sartoriale. Le linee disegnate dalle silhouette sono tagliate col rasoio, affilate; al cravattino stretto si preferisce una maggiore consistenza, data dal nodo Windsor; le cinture si liberano dalle fibbie metalliche per mimetizzarsi meglio. Dettagli che modificano il look in maniera sottile, senza fargli nulla della sua carica scenografica: i colli delle camicie rimangono stretti,  quelli dei blazer si mantengono lucidi, a contrasto. Assassini, ma pur sempre con stile da vendere.