Montagna alternativa, alla scoperta dei pendii al di fuori delle piste battute. Ecco cosa serve per un weekend in quota

Tra gli effetti collaterali del global warming, l’imprevedibilità meteorologica è sicuramente quello con cui bisogna confrontarsi sempre più spesso. Basta un attimo per ritrovarsi in ottima compagnia nel bel mezzo di un weekend sotto zero, con abbondanti nevicate e attività sportive a fare da contorno. Anche a marzo inoltrato. Per quelli che la neve non è solo funivia e piste battute Courmayeur diventa luogo ideale anche per sperimentare attività altrenative.

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Una ciaspolata nella neve fresca, per esempio, è il modo migliore per respirare a pieni polmoni le bellezze della Val Ferret, armati di racchette e al seguito di una guida esperta. Un’attività per molti legata solo alla storia di Zanna Bianca o del cane Balto, ma che qui diventa realtà, è lo sleddog. Compagno fidato è lo smartphone Huawei Mate 10 Pro. Grazie alla sua intelligenza artificiale, è in grado di riconoscere lo scenario inquadrato, selezionando la modalità di scatto ottimale per mettere in risalto il soggetto ripreso. La doppia fotocamera Leica non ha paragoni per definizione e messa a fuoco. La batteria, nonostante i parecchi gradi sotto zero, copre senza problemi intere giornate.

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A queste temperature sono richiesti capi d’abbigliamento e accessori in grado di operare al meglio e garantirci un comfort adeguato. Dai guanti con trattamento idrorepellente e imbottitura hi-tech ai boots in gomma vulcanizzata, per una presa salda anche sul terreno ghiacciato.