Dalle espadrillas in canvas ai blazer in seersucker fino ai bermuda in lino. Ecco i tessuti dell’estate pensati per combattere il caldo, con eleganza

Leggeri, ultrafini, con una combinazione di filati, trame e colori neutri. I tessuti da indossare quando il caldo inizia a farsi sentire sono base dell’eleganza maschile d’estate. Vietati i capi sintetici che non lasciano traspirare il sudore, anzi lo trattengono con spiacevoli effetti. È importante invece indossare tessuti dalle trame larghe, porose, attraverso cui vi è costantemente un passaggio d’aria. Ecco una mini guida per non sbagliare quando la colonnina del mercurio sfiora (o oltrepassa) i trenta gradi.

Lino. Re indiscusso e protagonista degli abiti maschili per la stagione calda. Cinque ragioni per sceglierlo? Assorbe l’umidità, è super resistente (soprattutto quando è bagnato), ha un basso indice di elasticità (quindi non si deforma, non si restringe quando lavato), non provoca allergie (le sue fibre derivano da composti naturali quali la cellulosa) e ha un’ottima vestibilità. Via libera quindi a bermuda e pantaloni, ma anche camicie con collo alla coreana, da indossare con il costume, e blazer destrutturati da portare anche in ufficio.

Seersucker. Estivo ed esotico, elegante e decontracté. Il nome deriva dalla miscela latte e zucchero, sinonimo di morbidezza e ruvidezza e il  suo essere stropicciato, dovuto ad un mix di seta e cotone, permette alla pelle di respirare dando minor sensazione di caldo. Il tessuto è realizzato con fili di cotone lavorati a gruppi molto tesi, alternati a fili più lenti e la maggiora parte dei capi sono realizzati in toni neutri, dal rosa pastello al verde acqua fino al grigio chiarissimo e all’intramontabile azzurro. Reso celebre dai gentleman che popolavano le colonie tropicali inglesi, passa per tessuto da avoro negli Stati Uniti a fine Ottocento poi trasformato in tessuto nobile per i completi eleganti. Giacche e pantaloni, spezzati o uniti. La sua massima eleganza è nel completo sartoriale, con blazer destrutturato e pantalone a sigaretta, da portare con stringate lucide o espadrillas in canvas.

Canvas. È la tela più resistente. Tessuto naturale e antiabrasivo, ecco perché è scelto per confezionare borse e borsoni weekend cento per vcento compostabili (che una volta smaltiti, cioè, non inquinano il suolo) oltre a diventar tela per decorazioni artigianali su espadrillas con suola in corda.

Chambray. Ha il vantaggio di assomigliare al denim, ma risulta molto più leggero. Il colore, un po’ più tenue, ricorda molto quello del blue jeans, ma si tratta di puro cotone. Caratteristica è l’armatura tela, con fili colorati in ordito e fili bianchi in trama, che creavano un motivo a righe o a scacchi piccolissimi. Morbido o cascante è un tessuto freschissimo perfetto per confezionare camicie da indossare in ufficio.