Morbide, rilassate o rigide, in pelle lucida, ultra formali: ecco quali sono le ventiquattrore da portare in ufficio per la primavera

Con l'arrivo della stagione calda, il look da ufficio si rivisita: se i formalismi da scrivania non abdicano totalmente in favore di climi più miti, è però certamente possibile concedersi delle variazioni sul tema, almeno nel campo delle ventiquattrore.

Infatti per la primavera, la moda contempla diverse alternative, tutte ugualmente valide, di presentarsi in ufficio.

Se il modello in pelle nera saffiano, con manici e chiusura a zip, come quella di Sandro Homme, rimane l'alternativa più accreditata e declinabile, capace di sposarsi indistintamente con completi in tweed, principe di Galles o pied-de-poule, nel ventaglio di scelte si fanno spazio anche altre cromie, come l'ottanio del modello di Burberry, pelle martellata con profili in twill e tracolla staccabile, o le gradazioni più chiare del grigio, come nella ventiquattrore di Coach, anche lei con tracolla in canvas, da staccare appena arrivati sul posto di lavoro, per favorire l'eleganza alla praticità.

E la praticità è ben nascosta dai profili bombati, nel modello di Bally: priva di dettagli o vezzi all'esterno, in pelle di vitello, al suo interno si nascondono molteplici scomparti, per il laptop, per i documenti e per le chiavi, che lo rendono una garanzia d'ordine nel caos giornaliero.

Per chi ha un'attitudine più rilassata, e predilige i modelli maxi, è perfetta la borsa di Loewe, in morbida pelle tinta in elegante cioccolato, ha la tracolla sempre in pelle, regolabile, e ben si adatta ad essere indossata con completi dall'eleganza country, con stampe micro-check e in colori da sottobosco.

Di tutt'altro avviso il modello di Thom Browne, dedicato ai dandy che della ventiquattrore fanno un vessillo di appartenenza: dalle linee affusolate in pelle lucida e con un solo manico, come nei modelli classici la sua chiusura è a scatto. Per distinguersi anche dalle nove alle diciotto.