Controcorrente, ribelle, sopravvissuto agli scandali e al perbenismo: da Careless Whisper con gli Wham! alla carriera solista, chi era George Michael, scomparso ieri sera

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ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images
Si è spento ieri all’età di 53 anni George Michael

Un 2016 che non accenna a finire senza aver mietuto un’altra vittima, in un anno bisestile che è stato infausto soprattutto per il mondo della musica. Dopo David Bowie, Prince, e Leonard Cohen, è infatti scomparso ieri sera George Michael, portato via a soli 53 anni a causa di un infarto. Ironia della sorte per un performer la cui canzone più famosa e suonata ogni anno, rimane Last Christmas.

Non solo ballate mielose è stato però il leader degli Wham!, formazione nella quale ha militato fino al 1986. Hit estive come Tropicana e Wake me up before you go, ballate che hanno dato il ritmo ad un’intera decade, come Careless Whisper, certo, ma il suo talento è esploso dopo, e forse non è andata come avrebbe voluto, considerato i tempi che ha precorso. Uno dei primi singoli da solista, I want your sex, bandito dalle radio per il suo video e per i suoi testi, il secondo, Faith, gli ha portato una fama mondiale ancora maggiore di quella precedente e l’ha lasciato esausto, il peso di essere un idolo per milioni di teenager e una promozione estenuante.

100 milioni di dischi venduti durante la carriera sono risultati che, in qualche modo,esigono un prezzo da pagare: un conto che il cantante dalle origini greco-cipriote (il vero nome era Georgios Kyriacos Panayiotou) ha subito senza sconti. L’esempio principe è quell’arresto per atti osceni in luogo pubblico nel 1998, un poliziotto che lo adesca portandolo in un bagno, per far scattare le manette appena avuta la conferma: un percorso obbligato verso il coming out, che avrebbe ferito mortalmente chiunque altro, anche se famose erano le polemiche degli anni precedenti con Boy George, che lo accusava di nascondere qualcosa di chiaro a tutti tranne che a lui. L’episodio è poi diventato tema di una sua canzone, Outside, a riprova di un umorismo più british di quanto non ci si aspettasse.  

Un artista che ha spianato il sentiero per gli altri, a volte anche senza volerlo, che ha vissuto tutto, intensamente, e troppo presto rispetto ai tempi. Una filosofia adottata anche alla morte, venuta anche quella, troppo presto.