Grafiche ispirate ai 90’s, colori e vestibilità che guardano allo sportwear degli anni 80, dal tennis al calcio: ecco le felpe da scegliere per quest’autunno

Una rivoluzione (nell’armadio), quella portata dalla nuova generazione di designer, da Virgil Abloh, oggi menswear designer di un monolite del sistema come Louis Vuitton, ad Heron Preston passando anche per Riccardo Tisci, che dello sportwear è sempre stato uno dei primi ambasciatori, anche nei suoi 14 anni come creative director di un marchio storicamente legato ad un concetto di eleganza classica come Givenchy.

Sneaker, pantaloni da jogging con fasce laterali e t shirt logate si sono così, stagione dopo stagione, inserite nel guardaroba maschile, uscendo dalle palestre o dai campi da gioco ed entrando negli uffici. Insieme a loro, ovviamente, le felpe e i track-top, che anche nei colori e nelle vestibilità ricalcano gli anni ottanta e i novanta.

Un caso esempio è quello della linea Archivio di Sergio Tacchini: la sua rinascita negli anni dieci si inserisce in una (coerente) logica di celebrazione dei modelli che la resero famosa e desiderata agli inizi degli anni ottanta. Le felpe con zip Fhon e Scirocco sono infatti fedeli riproduzioni dei modelli indossati all’epoca dai grandi del tennis, Mcenroe su tutti.

L’ispirazione sportiva è al centro anche della collezione 30, celebrazione dei trentanni di carriera di Bikkembergs, e che vede testimonial Emis Killa: la linea, composta da 13 pezzi, tra cui felpe con maxi righe e fasce colorate a contrasto, è disponibile per il pre-ordine dal 13 al 30 Novembre sull’e-shop di Bikkembergs, con arrivo negli store il prossimo Aprile.

E se lo sguardo ad una palette cromatica atletica, fatta di toni essenziali come blu navy, bianco e rosso, caratterizza anche il modello di Thom Browne, è l’estetica dei nineties a dimostrarsi altra grande protagonista della stagione. Così se un certo spirito grunge fatto di total black e loghi anima i modelli di Sandro Paris e Givenchy, che si caratterizza per le fasce a contrasto sulle maniche staccabili, l’attitudine ottimista della decade si esprime nel ritorno di marchi e colori che l’hanno contrassegnata. Così, ritornano le felpe di Best Company, (sempre disegnate da Olmes Carretti, firma originale di quel successo) e quelle con colori a contrasto di Ellesse.

Infine Baracuta, marchio inglese nato negli anni cinquanta che ha vestito generazioni di Mod e punk con il suo giubbotto iconico, il G9, collabora ad una capsule collection con NOAH X B.A.D, altre due realtà che vedono nella musica il denominatore comune. Se Noah è infatti un marchio di streetwear nato tra i quartieri di Soho, i Big Audio Dynamite sono una formazione nata negli anni ottanta al crocevia tra punk e new wave. La collezione si compone di 14 pezzi, un tributo del fondatore di Noah Brendon Babenzien al gruppo e alla sua estetica coraggiosa, come nella felpa zebrata con logo sul retro. Disponibile dal 15 Novembre nello store milanese di Baracuta, la linea sarà distribuita nel resto del mondo in una linea di seelzionati store che includono la NOAH Clubhouse di Tokyo, e i Dover Street Market di Londra e Los Angeles.