Da Jake Gyllenhaal a Mark Ruffalo, passando per Stanley Tucci, ecco chi sono gli attori alla prova dell’eleganza sul red carpet del Lido

La gara cinematografica si svolge tra le sale del Lido, quella dello stile è appena iniziata sul red carpet.

Un’edizione carica di glamour holliwoodiano, quella del Festival del Cinema di Venezia, che, a solo due giorni dall’inizio della kermesse, ha visto Jake Gyllenhaal indiscusso protagonista. A soli pochi giorni dall’uscita nelle sale di Southpaw, pellicola che lo vede nei panni di un pugile in cerca di riscatto, è già a Venezia per presentare Everest, racconto di una disastrosa spedizione sulla montagna più famosa, tratto dal libro Aria Sottile di John Krakauer, già autore di un altro titolo divenuto celebre sugli schermi, Into the Wild.

Un appuntamento al quale Jake si è presentato con uno smoking inamidato, papillon e Oxford lucide, (tutto di Salvatore Ferragamo). Un approccio scelto anche da Jason ClarkeMark Ruffalo, il secondo sul red carpet di Spotlight, scottante pellicola molto applaudita, sulle vicende di Bernard Francis Law, arcivescovo americano accusato di aver coperto dei casi di pedofilia: l’americano in stringate in vernice e giacca a due bottoni dalla vestibilità morbida è elegante, con nonchalance.

Più casual Stanley Tucci, altro protagonista di Spotlight, che ha oprato per un completo antracite corredato di cravatta e occhiali da sole a mascherare lo sguardo.

E a infrangere le regole del red carpet, senza perdere un grammo in eleganza è anche Ralph Fiennes: sul lido arriva in doppiopetto grigio, camicia a righe e pochette stampata nel taschino. Una scelta che richiede una certa dose di personalità, di cui evidentemente l’attore inglese dispone.

Le giovani leve, al contrario, sono ligie al protocollo sino alla perfezione: Nicholas Hoult, l’ex bambino di About a boy, ora nel cast di Equals, indossa persino la camicia con pettorina, perfetta con lo smoking, mentre Shia La Boeuf e Joshua Jackson optano per smoking con il collo a lancia e revers a contrasto.

E finalmente, arrivano gli italiani, che in quanto a stile, non hanno niente da invidiare ai colleghi d’oltreoceano: alla prima di Don’t be bad, il terzetto d’assi è formato da Valerio Mastrandrea e dai giovani Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Se lo smoking è d’ordinanza, sul colore si lascia libertà: Borghi infatti lo sceglie in un intenso blu notte, nuance eclettica ma adatta ai red carpet serali. 

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