Future Relics, l’artwork di Daniel Arsham per Dior

Future Relics, l’artwork di Daniel Arsham per Dior

di Annalisa Testa

Un telefono da scrivania, un prezioso libro, un pallone da basket, un orologio. Frutto dell’esclusiva collaborazione tra Kim Jones e Daniel Arsham, ecco le Future Relics di Dior.

Preziose reliquie trasformate in opere contemporanee.Per il suo dèfilè SS20, Kim Jones, direttore artistico delle collezioni maschili di Dior, ha chiesto a Daniel Arsham di creare una scenografia composta da sculture monolitiche che spiegano la parola “D.I.O.R’.

Lui, definito un archeologolo futurista di New York, ha lavorato ad un’intersecazione di architettura e design, storia e arte contemporanea. Esplorando filosoficamente il concetto di tempo attraverso dimensioni diverse, Arsham ha creato oggetti di uso quotidiano come rovine moderne in un materiale pietrificato dai colori brillanti e un bianco abbagliante.

Dior Future Relics by Daniel Arsham è una collezione di opere esclusive che celebrano e reinventano l’eredità della maison. Pezzi numerati che rendono omaggio alla prima vocazione di Christian Dior quella di gallerista e collezionista d’arte.

C’è il libro di Christian Dior ‘Je suis couturier’, pubblicato nel 1951, con una finitura leggermente erosa tempestato di cristalli. Il suo telefono da scrivania e l’orologio diventano riflessi di un’eternità fantasy. Miniature sorprendenti replicano le lettere ‘D.I.O.R’ che hanno decorato il set della sfilata uomo ss20 fino al pallone da pallacanestro, vestito di rosa.

Per ‘proteggere’ poi le opere di questa collezione neo-futurista, sono state create scatole concettuali che ricordano le vecchie cassette di legno usate per consegne speciali.