Giacca di pelle: stella del cinema, stella in passerella
(Getty Images)

Giacca di pelle: stella del cinema, stella in passerella

di Gioele Panedda

Dalle origini contadine alla rielaborazione in stile biker, la giacca di pelle ha da sempre rappresentato la ribellione e l’anticonformismo. Eccone la storia.

Per scoprire la storia dei capi che abbiamo nel nostro armadio a volte occorre andare molto indietro nel tempo.

Quella della giacca di pelle parte da lontano – ad esempio – e risale alle rivolte popolari che nel XIV secolo videro protagonisti i contadini francesi. I nobili li chiamavano Jacques Bonhomme (Giacomo Buonuomo, un modo per prendere in giro lo spirito naif della loro insurrezione), e dai loro vestiti – capi corti dal taglio semplice – deriva il termine ‘giacca’.

Che uno dei materiali principi per questo tipo di capospalla fosse la pelle deriva dalla sua storia stessa.

La giacca di pelle acquista una sua indvidualità specifica con gli inizi del 900, grazie al boom del bomber: nato durante la Prima Guerra Mondiale come capo per l’Aviazione Militare americana – ancora un capo maschile nato dalla produzione militare, in parallelo con la storia del trench – il bomber divenne un must come capo sportivo da college o casual da tutti i giorni. Era originariamente in tessuto, ma venne prodotto anche in pelle.

Da lì al chiodo il passo è stato breve: nato nel 1928 negli Stati Uniti, diventa in breve il simbolo indiscusso del movimento Biker e successivamente di quelli musicali come il punk, il rock e il metal.

A oggi esistono molte varianti di giacche in pelle – ripescate dalla storia o nuove creazioni – ma rimane indiscussa la sua attualità e il suo essere un capo essenziale nel vestirsi di tutti i giorni.

La giacca di pelle fra storia e cinema

Molte giacche in pelle sono diventate delle vere e proprie icone e hanno segnato lo stile del periodo, grazie a film cult o attori che ne hanno fatto il proprio simbolo distintivo.

Marlon Brando in primis con il film ‘Il Selvaggio’ influenza la tendenza di un intero decennio, gli anni ’50: chiodo, brillantina e Levi’s 501 erano la divisa d’obbligo.

Una divisa ripresa nel film ‘Grease’ che fece tornare la giacca di pelle alla ribalta tra gli anni ’70 e ’80 assieme al personaggio televisivo Arthur Fonzarelli, che invece indossava una versione più semplice e pulita.

Il bomber in pelle arriva negli anni ’80 con il film Top Gun, ispirato all’originale dato in dotazione ai piloti della U.S. Navy e personalizzato con dei patch. In contemporanea Harrison Ford fa sognare con Indiana Jones e la sua sahariana, la giacca in pelle e il cappello.

Negli anni ’90 film come Il Corvo e Matrix lanciano la tendenza delle giacche lunghe, nere e in pelle, dall’aspetto minimal che influenzano più lo stile dark.

La giacca di pelle nelle collezioni degli stilisti

In questa primavera/estate troviamo ancora molte giacche di pelle nelle collezioni degli stilisti, che la adattano al proprio stile.

Per Celine, Hedi Slimane ha presentato un classico chiodo da biker, ma bicolore e dalle forme molto asciutte: una giacca di pelle rielaborata per uno stile Indie britannico.

Kenzo ha proposto una versione più pulita, abbinata a capi dagli stessi toni e che gioca con le morbidezze, dalla pelle della giacca al tessuto degli ampi pantaloni.

Nella sfilata di Hermès fa la sua apparizione un bluson in pelle, taglio camicia, mescolato a un look semplice, sofisticato e atemporale.

Troviamo di nuovo il tono su tono nella sfilata Iceberg, dove il chiodo ha il taglio originale ma la pelle è ammorbidita ed è decorata con toppe.

Ideale per un casual friday in ufficio, tagli semplici ma stampe che rendono speciale il look di Fendi.