Influenti, eleganti, potenti. Hanno segnato il 2015 con la loro personalità e i loro successi. Dal campo da tennis a quello da basket. Dal palcoscenico degli Oscar fino a quello dei Grammy Awards.

Kanye West. S’è guadagnato la copertina del Time, che ogni anno stila la lista dei 100 personaggi più influenti, entrando (insieme a sua moglie Kim Kardashian) nella categoria “Titans”. Il rapper di Atlanta è un colosso della cultura rap che in dieci anni ha costruito un impero, dal disco d’esordio del 2004 The College Dropout fino a conquistare il terzo posto nella classifica degli artisti con più vendite digitali degli ultimi dieci anni.

David Beckham. È l’uomo più sexy del mondo secondo la rivista People che elegge, per la prima volta nella storia, un (ex) calciatore. Sarà merito del fascino acquisito allo scoccare dei 40 anni, dei completi sartoriali che indossa ad ogni uscita o dei 41 tatuaggi che sfoggia tra t-shirt con profondi scolli a V e biker jacket alquanto slim?  

Valentino Rossi. L’uomo che ha cambiato la storia del motociclismo. Conosciuto in ogni angolo del pianeta per la sua simpatia, la sua onestà, il suo talento. Ma soprattutto perché è riuscito a cambiare radicalmente questo sport rendendolo un’attrazione mediatica senza precedenti. Un “Campionissimo”, come lo definisce il giornalista giornalista Marco Masetti, nel suo libro dedicato al Dottore, che scrive così: ‘Venti stagioni mondiali, nove titoli mondiali, 330 gare disputate, 112 vittorie, 211 podi, 61 pole position, 5.418 punti conquistati. Ma Valentino Rossi non è solo questo. È un grande italiano, nel bene e nel male, un ragazzo di provincia diventato una star”.

Pharrell Williams. Trasforma in oro tutto ciò che tocca. Dopo che il brano Happy ha ottenuto una candidatura al premio Oscar nella categoria alla migliore canzone, il successo di Freedom è stato incoronato dal premio come miglior video agli MTV Europe Music Award. Ma Pharrell non è solo una potenza musicale. Negli ultimi mesi ha collaborato con brand come Comme des Garçons per il lancio di un profumo unisex, con Moncler per una capsule di occhiali, con G-Star per la collezione RAW For The Oceans e con adidas Originals per uno degli accessori must di quest’anno: le adidas Supercolors.

Eddie Redmayne. Un vincitore. Poco più che trentenne, fascino inglese, eleganza impeccabile e un Oscar come miglior attore per il film La teoria del tutto. Un ragazzo prodigio, per niente snob nonostante abbia frequentato le scuole con il Principe William. Modello per Burberry con Cara Delevingne, neo sposo di Hannah Bagshawe, l’attore inglese è stato anche coverman del numero 23 di Icon.

Novak Djokovich. “È stato il mio anno migliore”. È lui stesso ad ammetterlo durante la premiazione dell’Atp World Tour Finals, il Masters tra i migliori otto tennisti della stagione che va in scena a Londra a fine novembre, in cui il numero uno al mondo ha mandato negli spogliatoi Roger Federer in un’ora e venti minuti. D’altra parte come dargli torto. Il serbo è il primo giocatore a conquistare in un anno 11 grandi titoli sui 15 disponibili: quattro Slam, nove Masters 1000, le Atp Finals e il numero 1 nel ranking di fine anno.

Bradley Cooper. Il Times, che lo inserisce tra gli attori più influenti dell’anno, lo definisce “The cinematic chameleon”. Un camaleonte del grande schermo, in grado di adattarsi a qualsiasi ruolo. Per il ruolo di Chris Kyle in American Sniper, per esempio, ha messo su ben 20 chili di massa muscolare vestendo i panni di un coraggioso eroe americano. E poi sa essere un uomo fragile in Silver Linings Playbook (Il lato positivo delle cose), uno chef coraggioso in Il sapore del successo o un poliziotto narcisista in American Hustle. Tutto qui? macchè, Cooper è anche il produttore esecutivo della serie televisiva Limitless che debutterà nel 2016.

Kobe Bryan. E il suo (lungo) addio al mondo del basket. Già, perché questa è l’ultima stagione in NBA di uno dei più grandi di sempre, un atleta di categoria superiore che vive una costante sfida con i limiti del proprio talento. Un addio scritto di proprio pugno, una lettera destinata alla pallacanestro, pubblicata dal The Players Tribune. “Caro Basket, sono pronto a lasciarti andare”. Inizia così, il testo destinato al suo grande amore: “Un amore così profondo che ti ho dato tutto, dalla mia mente al mio corpo, dal mio spirito alla mia anima”. Non ci si può quindi perdere questa sua ultima stagione.

Sam Smith. Perché ha avuto più successo di Daniel Craig nel tanto atteso Spectre, il ventiquattresimo film di James Bond. Il cantante britannico è stato scelto come interprete del tormentone del film, Writing’s On The Wall, nomination ai Golden Globe come miglior canzone originale. Non solo, il nuovo big name della music pop si è portato a casa ben 4 Grammy Awards, nelle categorie di Registrazione dell’anno e Canzone dell’anno per Stay with me, Miglior album pop vocale per In the Lonely Hour e Miglior artista esordiente per sé stesso.

I tre finalisti del Pallone d’Oro. Cristiano Ronaldo, Lionel Messi e Neymar.
Saranno il fuoriclasse portoghese del Real Madrid e i due attaccanti del Barcellona a giocarsi l’ambito premio che verrà consegnato l’11 gennaio a Zurigo. Messi appare come il favorito, che ne ha già vinti quattro. Ronaldo porterebbe a casa il suo quarto Pallone d’Oro mentre per il brasiliano del Barcellona Neymar è la prima volta nella shortlist finale.