In una fredda notte di giugno, al Liberty Park di New York con Manhattan a fare da scenografia, la prima sfilata maschile di Saint Laurent by Anthony Vaccarello

Marmo nero e la Statua della Libertà sullo sfondo. Il debutto della prima sfilata maschile di Saint Laurent diretta da Anthony Vaccarello è andata in scena sotto un cielo stellato sulle rive del fiume Hudson, nero, come il catwalk su cui hanno sfilato i sessantanove look dalle silhouette sottili ispirate agli anni Settanta.

Cowboy urbani dagli abiti sartoriali e giacche ricamate. Linee morbide, sagome magrissime vestite di boleri tempestati di piume e paillettes, camicie trasparenti e sbottonate, pelle lavorata come completi artigianali e stivali da cawboy con tacchi cubani. E poi cappelli a tesa larga, skynny jeans e bandane con stampa paisley. Anthony Vaccarello continua l’estetica rock’n’roll di Hedi Slimane, pensando però ad nuova generazione di musicisti, artisti e attori che ora vestono Saint Laurent.

Uno show remake di quelo di quarant’anni fa per il lancio della fragranza Opium, un party leggendario su una nave attraccara al New York City’s South Street Seaport agghindata di Buddha dorati e fiori hawaiani, risposta in stile YSL alle critiche feroci che suscitò il nome del profumo all’epoca del suo lancio.