Atmosfere demodée, nudi inattesi e decori appariscenti: l’erotismo inaspettato delle fotografie di Sergey Chilikov

Nel 1973, quando l’allora ventenne Sergey Chilikov iniziò a fotografare, l’Unione Sovietica era ancora nel pieno della propria potenza, ma anche pienamente immersa nel clima di assurda cupezza che la accompagnerà fino all’implosione. Chilikov distilla nelle proprie immagini quelle assurdità, oltre che le proprie ossessioni. E continua a farlo, attraversando quella che fu l’Urss e interpretando in maniera stralunata contraddizioni e bizzarrie di un Paese un tempo austero. Nudi inattesi, decori appariscenti e demodè: il confine tra seduzione e tradizione sfuma sovente, negli scatti di Chilikov. Le sue serie (Photo Provocations, The Countryside Glam, The Beach, The Gambling eccetera) portano in luce un erotismo nascosto, capace magari di prendere inaspettatamente vita quando messo a contrasto con il suo deprimente fondale.

Russian stories: Sergey Chilikov è dal 26 ottobre al 7 Dicembre 2012 alla Oslo8 gallery di Basilea