3 musei d’arte sotto il mare da esplorare con maschera e pinne
J. deCaires Taylor

3 musei d’arte sotto il mare da esplorare con maschera e pinne

di Rita Bossi

Esposizioni sottomarine dell’artista Jason deCaires Taylor allestite tra i fondali più ricchi del pianeta. Con l’obiettivo di sensibilizzare le generazioni future verso un maggior impegno a proteggere gli oceani

Tuffarsi e nuotare a pochi metri di profondità, ammirando barriere coralline, banchi di pesci e alghe multicolori. Voglia di esplorare panorami marini con pinne e maschera alla scoperta delle “bellezze” sommerse. Specialmente se nascondono oltre alle meraviglie che la natura offre, anche sculture, opere d’arte, installazioni, realizzate con materiali eco-sostenibili per salvaguardare soprattutto l’ecosistema marino. Tutto questo grazie all’artista inglese Jason deCaires Taylor. Da Cannes a Lanzarote, fino in Australia, i suoi tre percorsi artistici sommersi metri sott’acqua, che si possono scoprire con calma e nel silenzio delle profondità marine.

Un nuovo ecomuseo sotto il mare di Cannes 

In Francia, sulla costa di Cannes, accanto all’isola di Santa Margherita, l’artista britannico ha realizzato sei gigantesche sculture che rappresentano volti umani, disposte a tre metri sotto il livello del mare. Il museo subacqueo, come è noto, è la sua prima installazione nel Mar Mediterraneo. Chiunque visiti questo luogo deve arrivare a comprendere l’urgenza di prendersi cura degli ambienti oceanici, gravemente danneggiati dall’attività umana. La disposizione delle statue, realizzate in calcestruzzo armato che pesano più di dieci tonnellate, è stata studiata in modo tale da rendere accessibile l’installazione anche senza bombole: basta fare snorkeling o apnea per ammirarle senza difficoltà.

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J. deCaires Taylor
A Cannes, il primo ecomuseo subacqueo nel Mar Mediterraneo

Il museo subacqueo di Lanzarote 

Sempre Taylor è protagonista di un’altro museo subacqueo: il museo Atlantico dell’isola di Lanzarote, nelle Canarie. Le opere, a 12 metri di profondità, raccontano i dilemmi del mondo contemporaneo. La principale, la Zattera di Lampedusa, è dedicata proprio alla strage dei migranti, al loro ardimentoso tragitto verso l’Europa. E’ stata sviluppata anche un’enorme scogliera artificiale composta da diverse sculture che camminano verso un imponente muro. Per di più, tutte le opere sono state realizzate con un tipo di cemento eco-sostenibile e in grado di favorire lo sviluppo della vita marina. Il fondale sabbioso e poco profondo, la trasparenza dell’acqua sono stati fattori determinanti per la scelta dell’area trasformata in museo, visitabile esclusivamente con le bombole.

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J. deCaires Taylor
Il museo Atlantico sotto le acque azzurre di Lanzarote

In Australia l’arte si raffronta con il reef

E’ l’unico museo subacqueo dell’emisfero meridionale. In una parte della grande barriera corallina è ospite il MOUA, Museum of Underwater Art, che riunisce alcune istallazioni dell’eco-scultore Taylor. Si trova al largo delle coste del North Queensland, sulla parte est australiana. Venti sculture-guardiano imponenti mai realizzate finora -di 58 tonnellate-, in grado di resistere alle potenti correnti dell’oceano, e la Coral Greenhouse (Serra del Corallo), in acciaio inossidabile e materiali sempre a pH neutro, per favorire le formazioni di coralli e proteggere la porzione di barriera corallina chiamata John Brewer Reef. Si può raggiungere con due ore di traghetto da Townsville, immergendosi a 10-15 metri di profondità, indossando muta e boccaglio.