
Bretagna in autunno
E’ la stagione migliore per visitarla: un mare che dà spettacolo, fari, porti e borghi bellissimi. Scenari naturali ma anche città medioevali con un tocco di mistero
In Bretagna un po’ tutto è magia. Scoprire il fascino di una costa selvaggia, profumata di erica e timo. Spiagge immense prosciugate da grandi maree. La stagione migliore per soggiornarvi è l’autunno inoltrato. Ecco cosa fare, vedere e visitare nella regione francese.
La Costa di granito rosa
Trébeurden, Tregastel, Ploumanach e la più grande Perros-Guirec, Louannec, Trevou-Tréguignec sono antichi villaggi bretoni dai nomi tradizionali e dai classici panorami marini. Tutta questa zona a partire da Trébeurden, è detta la Costa di granito rosa. E di questa pietra sono fatti sia gli scogli sia le case. Le possibilità di godersi il mare sono infinite, nelle calette tra le rocce o negli spiaggioni che, durante la bassa marea, diventano spazi enormi. Imperdibile l’escursione tra Ploumanac’h e Perros-Guirec a piedi sul Sentiero dei doganieri, tra le imponenti formazioni rocciose modellate dal vento e dal mare. Sosta per la cena a La Suite, ristorante fronte mare con un menu ricco di prelibatezze locali di mare e di terra. Notti magiche all’hotel Les Costans, oasi di quiete arroccata ai bordi di Perros-Guirec.
Brehat, l’isola dei fiori
Dopo un ottimo pranzo a base di pesce alle Terrasses de Bréhat, si può raggiungere in pochi minuti di traghetto, dalla Pointe de l’Arcouest, l’isola di Brehat, 3,5 chilometri per 1,5 di roccia rosa piantata in un mare blu, prediletta da artisti e pittori. L’isola gode di un clima mite, grazie alla vicinanza della corrente del golfo, che ha favorito la crescita di fiori e piante. Le macchine sono vietate; si possono noleggiare biciclette o fare un giro in barca, che parte dal piccolo centro di Port-Clos. Prima di lasciare l’isola, una capatina alla famosa vetreria per scoprire i segreti dei soffiatori del vetro che realizzano pezzi unici: lampade, bicchieri o piccoli personaggi.
Le spiagge dorate di Dinard
Alla foce del Rance, proprio di fronte a Saint-Malo. Scoperta da raffinati e facoltosi turisti inglesi e statunitensi nella seconda metà dell’800, da allora divenne un luogo di villeggiatura di altissimo rango, scelto da reali e alta borghesia europea. Complici il clima mite, le spiagge color ambra, le falesie e il mare della costa di Smeraldo. La spiaggia cittadina, l’Écluse, conserva uno spirito rétro con le righe bianche e blu degli ombrelloni, delle cabine e delle sedie a sdraio. Di qui sono passati negli anni personaggi del calibro di Winston Churchill, Agatha Christie, Claude Debussy, Pablo Picasso. Passeggiate romantiche sono garantite dalla Promenade du Clair-de-Lune: fra palme e mimose questa escursione consente di ammirare splendidi panorami soprattutto al tramonto o la sera quando diventa lo sfondo per lo spettacolo di suoni e luce.
Rennes, “la Bretagna fatta capitale”
Dista solo 2 ore da Parigi. La città, capoluogo della Bretagna, ha una radicata identità bretone fiera ed orgogliosa del suo centro città medievale ricca di luoghi di incontro per giovani e studenti universitari. Il grande incendio del 1720 ha risparmiato le tipiche case a graticcio nel quartiere intorno alla cattedrale Saint-Pierre. Ha un’infinita serie di edifici di pregio delle diverse epoche: la piazza e il Palazzo del Parlamento, il Municipio, la Cattedrale, la Chiesa di Saint Germain, la Basilica di Saint-Sauver, la porta mordelaise reperto dell’antica fortificazione della città del 400. Notti romantiche all’hotel Saint-Antoine con spa dove coccolarsi prima di cena.
Non chiamatele crêpes, ma galettes!
Le galettes bretoni sono sfoglie di grano saraceno dal sapore inconfondibile. Le più gustose? Quelle con prosciutto, uovo e formaggio (galette jambon oeuf fromage). Una variante da vero bretone sono le galettes saucisse ovvero con la salsiccia bretone, solitamente servita arrotolata come fosse un hot dog. Squisite alla crêperie Saint Georges di Rennes.