Terme aperte per gli aperitivi e di notte, Ville Venete e giardini lussureggianti. E’ la stagione più bella per Abano e Montegrotto

E’ la stagione del foliage e delle giuggiole. L’autunno è il momento per godere le piacevolezze di Montegrotto, Abano e dei suoi colli. All’Hotel Terme Preistoriche si libano i calici negli aperitivi serali a bordo vasca, per poi nuotare sino allo scoccare della mezzanotte nelle piscine termali. Quella di immergersi nei tipiedi gorgheggi di acqua anche al buio della sera è una delle ultime tendenze di questa area termale scoperta dagli antichi romani.

Contemporanea e davvero ricercata è Y-40 The Deep Joy: dopo che il Guinness dei Primati l’ha riconosciuta come la piscina più profonda del mondo, appunto 40 metri, vengono da tutti i continenti all’Hotel Mille Pini per scendere nelle sue profondità in totale sicurezza, senza bisogno della muta. Da sempre i bravi viaggiatori, specialmente se sono un po’ romantici e un po’ amanti della botanica, raggiungono poi il giardino di Valsanzibio che la famiglia veneziana dei Barbarigo volle nel ‘600 per i suoi momenti e giochi agresti. I nobili della Serenissima arrivavano in barca ed entravano dal Padiglione di Diana. Oggi come allora si attraversano i viali dalle siepi di bosso alte sino a 5 metri, ci si rincorre nel labirinto, si alza lo sguardo stupefatti verso i cedri e le sequoie.

Qui le ville sono davvero incantevoli. Quella dei Vescovi, da quando il FAI le ha rifatto il trucco, è un luogo da grand tour per gli affreschi e la frescura che si gode seduti sui divanetti delle sue terrazze: la vista spazia sui tanti tondeggianti colli a forma di seni procaci. Hanno origine vulcanica e sembrano orlare come perle verdi questa terra ricca di prelibatezze anche gastronomiche: specialmente ad Arquà Petrarca, il borgo del celeberrimo poeta, la cui casa è visitabile. Qui il panorama è una cartolina, mentre il menù della Montanella, dalla gallina alle verdure, conquista i palati più fini.

A Praglia c’è un’abbazia benedettina che custodisce preziosi tesori: una biblioteca del XVI secolo che consta di 100 mila volumi, un laboratorio dedito al restauro dei codici miniati più antichi, compreso il Cantico delle Creature, un’antica farmacia in legno, le arnie delle api amiche dei frati.

E, ancora, ci sono da vedere i resti delle terme romane a Montegrotto dove, qualunque hotel si scelga, le acque calde sino a 87°, i fanghi prelevati dal laghetto della Costa spalmati sul corpo rappresentano un dono di salubrità per le nostre membra affaticate dagli acciacchi e stress di una vita quotidiana che qui invece sembra scorrere più lenta e benevola.