Il Nuovo Museo dell’Opera del Duomo, il Mercato Centrale e il Bistrot Irene sono le cartoline contemporanee
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Nel Nuovo Museo dell’Opera del Duomo, da poco inaugurato, si resta incantati dal Salone del Paradiso in cui è ricostruita la facciata cinquecentesca di Santa Maria del Fiore
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Un Design contemporaneo e accattivante accoglie sin dall’ingresso i visitatori del Nuovo Museo dell’Opera del Duomo. I nomi degli artisti rappresentati sono davvero eccellenti
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L’Hard Rock Cafè di Firenze è il più chic del mondo, si trova nelle sale che un tempo ospitavano il cinema Gambrinus. Anche David Bowie è illuminato dai grossi lampadari
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L’arte è uno dei tratti distintivi dell’Hotel Savoy, fiore all’occhiello della Rocco Forte. Olga Polizzi si è ispirata a Shoes di Andy Warhol per il design degli interni
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Il bistrot Irene affacciato su Piazza della Repubblica si fregia di un design vintage e di un menù tradizionale toscano rinfrescato dallo chef Fulvio Pierangelini
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Piazza della Repubblica vista dall’alto con la Colonna dell’Abbondanza e la Giostra per i bambini continua a esercitare un grande fascino sui viaggiatori che giungono qui da tutto il mondo
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Il Duomo, la sua cupola e Il Campanile, insieme al Battistero rappresentano il complesso monumentale sacro forse più amato al mondo
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Al Primo piano del Mercato Centrale, la struttura in ferro e acciaio originaria del 1874 da poco restaurata, locali e turisti si ritrovano per mangiare in un grande open space. E il prossimo 11 novembre saranno ospitati anche i festeggiamenti conclusivi per i 300 anni di Chianti Classico. Dal pomeriggio e fino a mezzanotte, gli spazi al primo piano si animeranno di eventi ricchi di gusto per coinvolgere i visitatori in momenti di cooking show, degustazioni e assaggi di eccellenze eno-gastronomiche, proposte dagli artigiani delle botteghe di Mercato Centrale Firenze
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Il Mercato Centrale è il nuovo luogo di aggregazione della città. Gli esercenti hanno tinto le pareti con colori accessi e molto indicativi del loro amore per Firenze.
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La parte alta della facciata di S. Maria Novella è opera del genio di Leon Battista Alberti
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Il Battistero di San Giovanni è stato aperto nel 1128, da allora si staglia nel cielo fiorentino in tutta la sua bellezza
E’ Piazza della Repubblica il cuore pulsante della Firenze contemporanea. Nell’ex Cinema Gambrinus in stile liberty adesso c’è l’Hard Rock Cafè con le chitarre di David Bowie a far capolino tra i lampadari di cristallo e i grossi hamburger mangiati nella platea. Pochi civici più avanti si trova l’Apple Store, esattamente negli ex locali della Banca Nazionale del Lavoro, dove i commessi di rosso vestiti gestiscono una folla impressionante di appassionati di tecnologia.
Attraversata la piazza, al cui centro c’è la Colonna dell’Abbondanza, si incontra Irene: è il bistrot dall’atmosfera calda e raffinata, gli arredi vintage color giallo limone, dove lo chef Fulvio Pierangelini propone a prezzi contenuti una cucina tradizionale toscana ripassata nella sua fantasia, in cui spiccano i tagliolini con fave e formaggio fresco delle pecore di Tillo, il Crudo di pesce del Tirreno e piccole verdure, mentre la domenica serve i piatti della nonna.
Chi è davvero chic sceglie di dormire all’Hotel Savoy per la vista unica sulla piazza che si gode dalle sue storiche stanze, i raffinati interni curati da Olga Polizzi, i bagni turchi privati, il piacere di fare jogging praticamente sui tetti di Firenze. Bastano pochi passi per ammirare il Battistero, il Duomo, salire sulla sua Cupola. Una grande sorpresa per chi ama l’arte sacra e la scultura è rappresentata dal Nuovo Museo dell’Opera del Duomo. L’allestimento scelto ha davvero un grande impatto, specialmente il Salone del Paradiso in cui è riproposta la facciata originale della chiesa madre della città, si vedono i modelli in legno della cupola, opere del Pisano e dei Della Robbia, oltre ad altari in argento di fattura assai pregievole.
Pochi mesi dopo la loro riapertura, gli spazi del Mercato Centrale hanno conquistato tutti. Al pianterreno si acquistano frutta, verdura, carne, le leccornier toscane, al primo piano si mangia tutti insieme ai tavoli di stuzzicherie e ristoranti, volgendo lo sguardo all’insù verso le campate in ferro e le vetrate colorate di fine ‘800.
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