Le 5 città più sicure al mondo in tempo di Covid
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Le 5 città più sicure al mondo in tempo di Covid

di Carolina Saporiti

La sicurezza è una delle principali preoccupazioni per chi viaggia. È stato pubblicato da poco il Safe Cities Index 2021, che quest’anno tiene conto della diffusione del virus e che ci dice dove possiamo andare senza pensieri

Un tempo dicevamo “sicurezza” e associavamo determinate parole a quel concetto. Il Covid ha cambiato i paradigmi, costringendoci a ripensare alla sicurezza (e non solo). Abbiamo imparato a indossare le mascherine, a igienizzarci le mani quando siamo in giro, ma sprattutto, per la prima volta, abbiamo percepito come pericolosa la presenza di persone vicine a noi, mentre fino a prima del Covid, avevamo paura – in alcuni luoghi – a trovarci da soli. Ma ora le cose sono cambiate e quest’anno il Safe Cities Index 2021, realizzato dall’Economist Intelligence Unit, che classifica 60 città sulla base di 76 indicatori di sicurezza tra infrastrutture, sicurezza digitale, personale, fattori ambientali e salute, ha dovuto tenere conto anche della situazione della pandemia e dei suoi numeri, compresi quello dei morti per Covid.

Curioso come le città in cima alla classifica, Copenaghen, Toronto, Singapore, Sydney e Tokyo, mostrino chiaramente la correlazione tra sicurezza in senso generale e senso di coesione sociale, inclusione e fiducia dei cittadini. Ecco le 5 città in cima alla classifica.

Jose Maria Sava – Unsplash
Copenaghen

Copenaghen

La capolista è la capitale della Danimarca che si è aggiudicata questa posizione soprattutto grazie all’indicatore di sicurezza ambientale che misura la sostenibilità (compresi anche gli incentivi per le energie rinnovabili), la qualità dell’aria, la gestione dei rifiuti e l’estensione del verde urbano. Ciò ha avuto ripercussioni positive sulla percezione dei residenti nei mesi di pandemia. I cittadini di Copenaghen hanno infatti a disposizione molte aree verdi e spazi aperti. Non solo, rispetto alla situazione Covid, il Comune tiene informata la popolazione costantemente e ha sviluppato un programma che garantisce test gratuiti, anche per i turisti, così da tenere monitorata la situazione.

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Toronto

Toronto

La più grande città del Canada si è classificata al secondo posto nell’indice per la sicurezza generale, con ottimi punteggi nelle infrastrutture e nella sicurezza ambientale. I residenti possono contare su una cultura inclusiva che valorizza la comunicazione che, a sua volta, ha facilitato la gestione dell’emergenza Covid e quella successiva dei vaccini. A proposito di inclusione, a Toronto i cittadini si sentono al sicuro anche sul tema dell’inclusione, d’altronde qui il multiculturalismo non è una faccenda recente. Toronto si è dimostrata – secondo gli indici di rilevazione – una città dalla mentalità estremamente aperta, dove sentirsi al sicuro qualsiasi siano la propria etnia, religione e orientamento sessuale.

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Singapore

Singapore

Al secondo posto in termini di sicurezza digitale, sicurezza sanitaria e sicurezza delle infrastrutture, Singapore ha sfruttato questi punti di forza per muoversi rapidamente durante i primi giorni della pandemia, implementando rapidamente il monitoraggio digitale e la tracciabilità dei contatti. Non solo, il paese vanta anche uno dei tassi di vaccinazione più alti al mondo (attualmente all’80%) e nonostante ciò richiede ancora un rigoroso monitoraggio. Prima di entrare negli edifici o nei locali, i residenti (ma anche i viaggiatori) devono scansionare il proprio token TraceTogether o usare l’app SafeEntry. Per limitare i contagi le attrazioni turistiche e i centri commerciali hanno ingressi limitati e sono stati nominati alcuni “ambasciatori delle distanze di sicurezza” che hanno il compito di tenere monitorate le persone nei luoghi pubblici.

Dan Freeman – Unsplash
Sydney

Sydney

La più grande città australiana ha ottenuto il quinto posto nell’indice e tra i primi 10 per la sicurezza sanitaria. Questo successo si deve sicuramente anche alla decisione dell’Australia di chiudere completamente i suoi confini da subito e mantenendo misure molto severe per l’ingresso fino a ora (le frontiere riaprono a dicembre dopo 600 giorni). Grazie a tutto ciò il tasso di mortalità Covid pro capite in Australia è rimasto uno dei più bassi al mondo. Ma il senso di sicurezza a Sydney provato dai cittadini va oltre. Non solo a livello di sicurezza personale, ma anche per quella digitale grazie a un’ottima politica sulla privacy, forti protezioni a livello informatico e lo studio di un buon piano di Smart City, che verrà sviluppato nei prossimi anni.

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Tokyo

Tokyo

La capitale del Giappone si è classificata al quinto posto nell’indice generale e in cima all’indice di sicurezza sanitaria, che misura fattori come l’assistenza, la prevenzione, l’aspettativa di vita, la salute mentale e la mortalità da Covid-19. I tassi sono diminuiti drasticamente grazie alle vaccinazioni e questo dato ha portato il Giappone ad annunciare la fine dello stato di emergenza e la graduale revoca delle restrizioni a partire dalla fine di settembre 2021. Al loro posto, il Paese prevede di incoraggiare l’uso del passaporto vaccinale. Il Paese sta anche incoraggiando le aziende a offrire sconti o coupon ai titolari del passaporto. Tokyo si è classificata tra le primi cinque città anche per la sicurezza delle sue infrastrutture, che include quella dei trasporti, l’accessibilità per i pedoni e ottime reti di trasporto.