Con la recente apertura del resort di lusso Cocoon nell’atollo Lhaviyani l’eccellenza italiana sbarca nell’Oceano Indiano

Dei 26 atolli che compongono l’arcipelago delle Maldive solo 10 sono aperti al turismo. Ari e Male (il più grande, che ospita l’aeroporto internazionale) sono i più noti e frequentati. Ma basta spostarsi a nord di quest’ultimo, a 30 minuti di idrovolante, per trovare  il piccolo atollo di Lhaviyani, ancora poco conosciuto quindi pressoché incontaminato, composto da 54 isole, quasi tutte deserte: solo cinque sono abitate dai maldiviani mentre altre quattro ospitano resort per turisti. A queste si è aggiunta da pochi mesi Ookolhufinolhu, l’isola che ha incantato Alessando Azzola, titolare (con la madre e i due fratelli) del tour operator Azemar. L’infatuazione ha generato nel lungimirante imprenditore il desiderio di realizzare qualcosa di molto esclusivo, che si differenziasse dal resto delle offerte maldiviane, in cui l’eccellenza italiana fosse il tratto distintivo predominante. Da qui l’idea di Cocoon, il primo design resort made in Italy.  

Per realizzarlo Azzola ha interpellato e coinvolto nel progetto Daniele Lago, titolare e amministratore delegato dell’omonima azienda italiana di design i cui tratti distintivi sono la creatività e l’innovazione. Particolarità che anche nel caso di Cocoon fanno la differenza: materiali di altissima qualità, cura del dettaglio, finiture d’avanguardia come il legno Wildwood, un rovere vissuto con la capacità di creare una calda atmosfera anche in ambienti come il bagno. Mentre nelle stanze i letti Air regalano una sensazione di leggerezza e sembrano sospesi nel vuoto.

In questa location da favola le 150 tra Beach villa, Beach suite con e senza piscina, Villa laguna su palafitte e la suite presidenziale, sono completamente integrate nella natura dell’sola. Le Beach villa sono nascoste dalla vegetazione, tanto rigogliosa da non richiedere l’installazione di ombrelloni, mentre le Laguna Villas sembrano appoggiate sull’acqua cristallina, alla quale sono tutte collegate da una piccola scaletta che invoglia a tuffarsi in qualsiasi momento della giornata (spettacolare la nuotata al chiaro di luna).

Ma l’eccellenza italiana non si esaurisce nel design del resort. Anche in cucina è il made in Italy a fare la differenza grazie all’abilità culinaria dello chef varesino (ma giramondo) Giovanni De Ambrosis. Le sue creazioni gastronomiche (sublimi gli gnocchi al pesto con basilico coltivato sull’isola e la pasta fatta in casa condita con sughi della nostra tradizione) possono essere gustate nei tre ristoranti: il Manta, realizzato su una grande palafitta nella laguna del resort, è il più sofisticato e d’atmosfera, con menu à la carte e lume di candela; l’Octopus, il ristorante principale a buffet chiamato così perché intorno al corpo centrale ci sono  dei “tentacoli”, ovvero piccoli gazebo dove mangiare con un po’ più di privacy; infine il Palm Grill per gli amanti della carne e del pesce alla griglia.  

La vacanza al Cocoon è all’insegna del relax ma le opportunità per movimentare le giornate non mancano: dalla gita in motoscafo alla vicina isola dei pescatori alle attività sportive che comprendono le uscite in kayak o moto d’acqua o il waterbanana. Per sentirsi ancor più coccolati sono da provare anche i trattamenti altamente professionali proposti alla spa.

E i turisti sembrano apprezzare: dopo solo sette mesi dall’apertura, Cocoon è già entrato nella lista dei resort maldiviani preferiti dai viaggiatori di tutto il mondo. Lo attesta il Certificato di ecellenza 2017 che TripAdisor riconosce alle strutture che ottengono almeno 200 ottime recensioni. A conferma che l’eccellenza italiana e la capacità di offrire esperienze uniche sono plus considerati a livello internazionale.