Piccole e grandi isole, oasi di relax, circondate da un mare blu cobalto. Per le vacanze pasquali o i ponti di primavera, ai Caraibi per fare snorkeling in una bubble cave o a scuola per imparare a nuotare come sirene

Rocce maestose plasmate dagli Alisei. Minuscole spiagge di sabbia bianchissima che spuntano all’improvviso da acque cristalline. E poi ville e resort per pochi ospiti (come Necker Island, paradiso tropicale privato di proprietà di Richard Barnson patron dell’impero Virgin, dove hanno soggiornato gli Obama appena chiusa la porta della Casa Bianca), ristoranti dove gustare aragoste freschissime, pub dove ballare musica caraibica sorseggiando qualche bicchierino in compagnia. Ecco 6 cose da non lasciarsi sfuggire alle BVI.

Island hopping L’arcipelago delle Isole Vergini Britanniche è composto da circa 60 tra isole maggiori, isole-resort e isolotti. Il miglior modo per visitarle è ‘saltellare’ tra le varie isole, tutte comodamente collegate tra loro da un efficiente servizio di ferry boat o voli interni. Coloro che vogliono godere di un servizio di “island hopping tailor-made”, possono noleggiare un elicottero per fare colazione a Tortola, prendere il sole a The Baths e cenare a lume di candela gustando la celebre aragosta spinosa sull’isola di Anegada.

Scuola di vela Le BVI sono considerate il paradiso della vela a livello mondiale. Il primato è dovuto alle condizioni climatiche dell’area che consentono di attribuirle il titolo di capitale mondiale della vela. I venti costanti, le acque miti, la vista lineare che si gode tra le isole e la facilità di esplorazione delle baie dell’arcipelago sorprendono tutti coloro che le visitano, specialmente via mare. Prendere lezioni di vela alle isole Vergini Britanniche è un vero must. Se non qui, dove?

The Baths National Park A Virgin Gorda sorge il Parco Nazionale di The Baths, una delle meraviglie naturali più straordinarie, all’interno del quale si trova la spiaggia Devil’s Bay. E’ certamente uno dei luoghi di maggiore fascino grazie ai suoi imponenti massi morenici disseminati lungo la spiaggia formando spettacolari e scenografiche grotte e piscine naturali. Nella parte meridionale della spiaggia c’è uno strapiombo vicino al quale si trova una bubble cave, una grotta con eruzioni naturali, ottimo punto snorkeling grazie alle sue acque calme e non troppo profonde. 

Gampling sulla spiaggia Sull’isola di Anegada, la più remota dell’arcipelago l’unica di origine corallina, è possibile soggiornare in una tenda di lusso a due passi da una spettacolare spiaggia di sabbia fine. L’Anegada Beach Club ha sei beachfront luxury tents vista sull’oceano… qualcuna con vasca esterna, per un rilassante bagno sotto le stelle. Un’esperienza unica! 

Bar Crawl Le isole maggiori dell’arcipelago – Tortola, Virgin Gorda, Anegada e Jost Van Dyke – si caratterizzano tutte per la tradizione dei beach bar, principali luoghi di aggregazione in cui si svolge la vita delle isole. E’ proprio in uno di questi, il Soggy Dollar Bar di Jost Van Dyke che è stato inventato il cocktail nazionale delle BVI (noto e apprezzato in tutto il mondo): il Pusser’s Painkiller. I beach pub sorgono a pochi passi dalle calme acque e sono aperti da mattino a notte fonda, offrendo cibo locale e deliziosi cocktail tropicali. 

Una scuola per sirene Narrano i vecchi lupi di mare che le sirene delle BVI si possano scorgere soprattutto nei pressi dell’isola di Virgin Gorda, dove è stata lanciata la Mermaid BVI Experience, proposta da Dive BVI dove è possibile imparare almeno a nuotare, non a cantare, come una sirena provetta. La scuola promette di insegnare in breve tempo la tecnica base del nuoto con la ‘monopinna’ (simile alla pinna caudale di una sirena), associata ad una idonea pratica di respirazione.